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Qualità, Innovazione e Ricerca, le basi del futuro agricolo nella Valle del Trigno

Il futuro di un settore che guarda al futuro e innova

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"San Salvo era una vallata in fiore". È con queste parole che ha  aperto il suo intervento il presidente della Agripromoter Peppino Torricella, nell'incontro che si è tenuto ieri pomeriggio presso l'Euro-ortofrutticola del Trigno di San Salvo dal tema "Ortofrutta e prodotti tipici locali, quale futuro?".

"Una vallata quella del Trigno, ha continuato il presidente Torricella, dove 30 anni fa avere mezzo ettaro di terra a pesche ti permetteva di poter sostenere gli studi di un figlio all'università. 

Cosa è accaduto da allora? La globalizzazione ha equiparato i nostri prodotti a quelli provenienti dal nord Africa, dove i controlli sulla filiera sono molto meno stringenti. Così il prodotto italiano che non è protetto da dazi, nè tutelato da norme statali che controllino i prodotti in entrata, ha subito un crollo dei prezzi".

Questo è ciò che ha prodotto una completa mutazione della vallata del Trigno negli anni, frutto di agricoltori esasperati dal deprezzamento dei propri prodotti e da una burocrazia sempre più contro.

Presente anche il presidente della Camera di Commercio di Chieti, Roberto Di Vincenzo, che davanti ad un pubblico di agricoltori ha ammesso di conoscere poco il settore, affermano però che probabilmente la causa è da riscontrare nellincapacita' di emergere con un brand. 

Un brand, secondo il presidente di Camera di Commercio su cui anche il comparto ortofrutticolo potrà puntare, sarà quello della Costa dei Trabocchi, che potrà costituire un valore identitario per il territorio. 

Il presidente dell'Euro-ortofrutticola Nicolino Torricella, ha presentato le azioni poste in campo dall'unica realtà cooperativistica nel campo ortofrutticolo d'Abruzzo. Una realtà che ha creato nel 2013, una nuova cantina, passando da una produzione vinicola di 57 mila quintali, a 120 mila quintali.

"È vero è diminuita la produzione di pesche, ha affermato il presidente, ma si è puntato ad una agricoltura di qualità, aprendosi a collaborazioni con centri di ricerca come il Cotir, e grazie a risorse europee, abbiamo difeso i nostri frutteti con metodi alternativi ed innovativi, come la confusione sessuale. 

Produciamo prodotti Bio,  e stiamo lavorando per avere il "Marchio Abruzzo", ma alle grandi catene distributive, proponiamo anche prodotti di qualità a prezzi competitivi, concentrando la nostra azione su mercati ed clienti migliori, perché anche la grande distribuzione oggi, chiede l'origine di ciò che propone sui propri banchi.

I progetti che abbiamo presentato per chiedere finanziamenti con il nuovo Piano di Sviluppo Rurale, riguardano soprattutto la promozione e l'innovazione con collaborazioni con l'università Gabriele D'Annunzio. Ma è necessario che la politica sia più celere, che ci sia più prontezza, la macchina burocratica deve lavorare in modo che i nostri progetti non diventino obsoleti, o che la concorrenza arrivi prima a proporre le stesse cose".

"Siete in buone mani", queste le parole con cui ha esordito l'assessore Dino Pepe, riferendosi al presidente Torricella, "state puntando sulle giuste leve, qualità, innovazione e ricerca", questa la strada da percorrere secondo l'assessore all'agricoltura della regione Abruzzo, ricordando i bandi del PSR già messi in atto dalla regione e recepiti dalla cooperativa sansalvese. 

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