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La dura legge del cyberspionaggio

Torna alla ribalta un problema sempre più pressante, il cyberspionaggio

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Francesca e Giulio Occhionero sono stati arrestati per attività di spionaggio, o meglio di cyberspionaggio. E’ l’ultimo di film Matrix? No è la dura realtà. Il  tutto è partito da una segnalazione: un’email con un allegato malevolo ha fatto scattare l’indagine.

Ma in cosa consiste il cyberspionaggio? Molte sono le modalità; gli Occhionero sembrano aver utilizzato il metodo dell’invio di un’email con un allegato PDF, alla cui apertura fa scattare il software malevolo e il computer è infettato. Il software, infatti, permette di usare in remoto il computer e accedere ai file. Detto in maniera semplice: permette di utilizzare il computer di un altro anche se ci si trova dall’altra parte del mondo, come se fosse il proprio, accedendo ad ogni tipo di file senza essere scoperti.

E controllare un computer o ancora di più un telefono vuol dire aver accesso a tutte le email, messaggi, Whatsapp, cronologia delle ricerche di Google, conversazioni via Skype e geocalizzazione (della serie ti vedo e so dove sei e con chi parli.)

La domanda ovvia è la seguente: con tutte queste tecnologie di oggi non è possibile trovare questi malware e distruggerli (Come solo un 007 può fare)? Ed è proprio questo il bello. Il software è composto da una parte definita il nocciolo duro e da una parte variabile che si adatta ai diversi sistemi di sicurezza sviluppati nel tempo. Quindi, come un camaleonte, cambia la sua forma, rendendo difficile l’individuazione.

Molti sono i casi di cyber spionaggio sentiti ultimamente: i fratelli Occhionero che hanno hackerato figure importanti come Renzi, Draghi o Monsignor Ravasi o esponenti della finanza; gli hacker russi che sembrano avere in pugno Donald Trump e che sembrano averlo aiutato nelle elezioni.

Proprio con questo ultimo esempio è possibile sottolineare la tragicità della situazione: viviamo in un mondo interconnesso,  dove le informazioni risultano essere fondamentali per vincere, o per lo meno sopravvivere. Le informazioni, infatti, ti rendono più forte e capace di influenzare gli eventi. Altra cosa da sottolineare, che rende tragica la situazione, è la difficoltà di individuare eventuali colpevoli.

Insomma la strada è lunga, molto ancora c’è da fare, soprattutto noi in Italia dovremmo cercare di non sottovalutare il problema. Attendiamo quindi che l’ultimo dei 007 possa aiutarci ancora una volta.

 

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