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Furti e droga, intervista a don Michele Carlucci

Le dure parole di don Michele il giorno dopo il furto in chiesa

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L'ennesimo furto, che stavolta non riguarda un'abitazione privata, ma una chiesa. E' accaduto nella notte di domenica scorsa e don Michele ha subito avvisato la sua comunità, nelle messe celebrate nelle ore successive, cercando sostegno e una sorta di ribellione civica a questo stato delle cose.

Una città destabilizzata nella sua sicurezza quotidianamente, a causa di quei reati predatori, che sembra contino poco sulle statistiche di chi deve decidere quante forze di sicurezza servono sul territorio, ma molto incidono sulla tranquillità delle famiglie, delle imprese (leggi).

Don Michele chiede di "Avere il coraggio di non fare finta di non aver visto nulla". La nostra regione, è una regione di confine e come tale permeabile. Siamo una località strategica sulle maggiori vie di comunicazione, non solo per il collegamento tra nord e sud ma anche tra l'est e l'ovest del Paese. 

Eppure i controlli effettuati sul nostro territorio provinciale, che conta una popolazione di 392.814 abitanti, nel 2015 sono il 50% di quelli effettuati nella provincia dell'Aquila (306.701 ab.).

Una mancanza di forze dell'ordine evidenziata anche da don Michele, ma evidente anche a tutta la città. Il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca, lanciò un appello dopo l'ennesimo danno perpetrato alle attività produttive della nostra città (leggi), chiedendo la presenza dell'esercito sulle maggiori arterie di comunicazione, un appello caduto nel vuoto.

Di seguito l'intervista realizzata a don Michele Carlucci, parroco della chiesa di San Nicola Vescovo di San Salvo.

Riprese e montaggio di Antonia Schiavarelli

 

 

 

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