La maestra, laureata in lettere, Artese Amina è stata trasferita dal divin Provveditore onnipotente nell’ottavo cielo dei Sapienti, del Paradiso, affinché possa continuare a trasmettere il sapere, come ogni giorno con il sorriso dei suoi occhi, abbelliti dai biondi capelli ed impreziositi di gioia, serenità, chiarezza, precisione e talento artistico. Le sue candide manine non toccavano, ma sfioravano come il venticello primaverile, la perfezione di ogni sua azione.
“ Sempre gentile e onesta parea” come Dante scriveva nelle terzine dei suoi letterari studi della Teate universitaria, Amina che silenziosamente e dolcemente più che parlare, sussurrava, lasciando segni “altisonanti” più dei forti rumori. L’anima e non la materia era la dirigente di ogni sua azione. La neve oggi, durante la sua dipartita, scende dal cielo con abbondanza spettacolare, coreografica quasi irreale, accogliendola nella sua San Salvo, come una principessa, in una carrozza dorata trainata dagli stessi bianchi cavalli delle fiabe che la sua mamma Rosina le raccontava mentre il fratellino Nicola le stringeva la manina. Il sole nel bianco cielo ha voluto illuminare miracolosamente il suo meraviglioso sguardo, come quando, per la prima volta vide Piero, il suo “matematico” professore, amore della sua vita.
Più di sempre Amina, oggi vuole esprimere a tutti la vera celestiale Felicità, che insieme ai beati del Paradiso, avrà modo di gestire e distribuire, come una regina, con lo scettro magico del suo cuore e della sua incomparabile generosità, come quando insegnava ai suoi scolaretti, diventati grazie a lei, sapienti ed ora destinati, per suo desiderio esaudito, a raggiungerla nell’ottavo cielo del terzo regno della terza cantica dantesca, dove…”l’amor move il sole e l’altre stelle”