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Ennesima rapina ai danni di un'attività, dov'è lo Stato?

Mancano gli uomini, mancano le risorse, un vuoto che si sta trasformando in rassegnazione

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La rapina ad una commerciante, ad una Farmacia (leggi), che quotidianamente offre i propri servizi e consigli, occupandosi della nostra salute, è un atto che colpisce, come tutti gli atti di violenza che colpiscono la sfera personale delle persone, atti che oramai siamo abituati a narrare quotidianamente, limitandoci normalmente a raccontare i fatti.

Dietro a quella fredda narrazione e a quella notizia riportata in pochi minuti, ci sono le vittime, persone che scaricano in quel racconto tutta l'emotività che la violenza subita ha suscitato.

Troviamo rabbia, senso di impotenza, disorientamento. A noi non rimane altro che tentare di dare il nostro sostegno attraverso la solidarietà che l'apprendere la notizia suscita.

Sono troppi i furti, le rapine, gli atti di violazione della sfera privata delle persone. Tre persone questo pomeriggio sono state minacciate con delle pistole (qualcuno ha già derubricato la cosa, affermando che probabilmente erano giocattolo), ma chi subisce la cosa quel probabilmente quando se l'è trovate puntate contro, non lo ha neanche vagamente valutato.

I soldi sono stati consegnati, la rapina è andata a buon fine, i balordi sono scappati.

Solo il 7% dei rapinatori, viene rintracciato, questi i dati del Ministero dell'Interno. Gli uomini sono pochi, seppur facciano di tutto per compiere il loro lavoro, poche le risorse.

La quotidianità, la tranquillità, le abitudini stanno cambiando, ed è questa la sconfitta più grande di uno Stato che ha fallito, se non riesce a garantire la sicurezza dei propri cittadini.

Non è di competenza di un sindaco la sicurezza pubblica, è stato detto chiaramente da chi di sicurezza invece dovrebbe occuparsi, allora è a loro, a chi dovrebbe garantire questa sicurezza che tutta la città dovrebbe rivolgersi, dovremmo decidere finalmente di chiedere con un'unica voce a chi di competenza di intervenire, con più uomini e più forze sul campo.

La percezione della mancanza dello Stato, sta creando un vuoto e quel vuoto comincia a far sempre più paura.

 

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