''Il pane e le rose: diritti e libertà della donna nel lavoro e nella vita'': è il tema principale della ''Festa dei Diritti'', organizzata dalla Cgil di Chieti in programma da domani sera fino a domenica su lungomare Cristoforo Colombo a San Salvo Marina. In calendario incontri, riflessioni, dibattiti, ma anche momenti di animazione e spettacoli oltre alla possibilità di degustare alcune delle bontà enogastronomiche del territorio. L'ianugurazione ufficiale della manifestazione è prevista per le 20, con l'apertura degli stand gastronomici. Alle ore 21, poi, spazio a ''DolceAfrica'', un dolce per l'Africa, ed a seguire, alle ore 21.30, l'incontro dal titolo ''Diritto all'acqua, diritto alla vita. In Africa di più. Il pane e le rose'', con la presentazione del progetto 2007 della Cgil di Chieti. Momenti di intrattenimento musicale, in concusione, con il Trio Daiquiri Jazz e la musica popolare di Franco Chichi, campione italiano ''du-bott''. Altri appuntamenti domani e domenica, sempre nell'attrezzata area di lungomare Cristoforo Colombo. ''Vogliamo il pane ma anche le rose - si legge in un comunicato degli organizzatori - è stata la parola d'ordine scandita nel 1912 dalle operaie tessili di Lawrence (Usa) durante lo sciopero, che durò due mesi, contro la riduzione dei salari. Il pane: un giusto salario per sopravvivere. Le rose: i diritti per la dignità del lavoro e della vita, il tempo per vivere, per esprimere liberamente i propri sentimenti e le proprie potenzialità . L'Unione Europea - si continua nella nota - ha dichiarato il 2007 anno delle pari opportunità , ma ancora oggi troppe donne non trovano lavoro, troppe donne perdono il lavoro, troppe donne guadagnano meno degli uomini con minori opportunità di migliorare le proprie posizioni, subendo ancora ricatti e molestie sessuali. E, se immigrate o badanti, vivono nella clandestinità o comunque in condizioni di lavoro e di vita precarie, sradicate dai loro affetti. La Cgil di Chieti - concludono gli organizzatori - attraverso il progetto 'Il pane e le rose', intende perseguire nel territorio provinciale tutte quelle azioni necessarie a far sì che quella parola d'ordine gridata dalle operaie in sciopero nel 1912 non resti uno slogan ma diventi una realtà vissuta quotidianamente dalle donne''.