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Uniti nella diversità

La Festa dell'Europa a Montenero di Bisaccia dell'Istituto Ominicomprensivo

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Siamo stati dalla parte dei corsari e dei rivoluzionari.Cosa ci fa difetto per non stare con gli acrobati di oggi, saltatori di fili spinati e di deserti [...]? Cosa ci manca per un applauso in cuore […]? Benedetto il viaggio che vi porta, il Mare Rosso che vi lascia uscire,
l’onore che ci fate bussando alla finestra (Erri De Luca).

L’Italia, come e più  degli altri Stati europei, vive questo millennio in un contesto in cui il fenomeno della migrazione è crescente e l’incontro con l’altro non è più sporadico, ma rientra nelle situazioni di vita quotidiana:  l’immigrazione è ormai  una dimensione strutturale della nostra società. E la scuola è il primo mediatore dell’inserimento sociale, teso ad evitare la discriminazione su basi etniche, linguistiche, religiose e culturali. La Scuola Secondaria di Primo Grado di Montenero di Bisaccia   ha sviluppato a tal fine due unità interdisciplinari:  “Festa dell’Europa”, i cui destinatari sono stati gli alunni delle classi seconde e “Mare Nostrum: culture a confronto” rivolto ai ragazzi delle classi terze. Con questi progetti la scuola   si è posta l’obiettivo di formare gli allievi ad affrontare la complessità del presente. La collaborazione fattiva tra la scuola e l’associazione Liberi di essere, che ha fatto da raccordo fra i centri di accoglienza e l'istituzione scolastica, ha permesso attraverso varie attività didattiche laboratoriali una prima forma di avvicinamento e sensibilizzazione tra i nostri studenti e alcuni ragazzi provenienti da differenti stati africani.

 La metafora utilizzata, “La zattera della Medusa” di Théodore Géricault ,  parla di naufragio e diventa simbolo di uomini che per mare cercano accoglienza, pace e prosperità quando nella patria d’origine infuriano la battaglia e la fame. La zattera come simbolo di un incontro: quello tra se stesso e l’unico mare,  quello della vita, per raggiungere la dignità umana. L’Europa in questa giornata, in cui celebra se stessa, non può dimenticare la solidarietà, il rispetto e il riconoscimento reciproco, quali elementi fondanti nelle relazioni interculturali.

L’Europa senza barriere nasce a scuola, per tenere insieme delle diversità, per includere e non escludere.

È a questo modello di Europa, che hanno lavorato i docenti proff. Biunno, Bolognese, Caregnato, D’Aulerio, Gabriele, Grignoli, Palma e gli insegnanti di strumento musicale, supportati dal dirigente scolastico prof.ssa Annarosa Costantini, dall’Amministrazione comunale e dalle varie associazioni locali.

L’integrazione è un processo, non un evento: è questa l’Europa che vogliamo.

 

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