Siccità delle falde acquifere e delle sorgenti, interruzioni dell'erogazione dell'acqua nelle case e notevoli disagi per i cittadini e i turisti. Queste le tematiche affrontate presso la sede dell'Ato n.6, in una conferenza di servizi indetta dal presidente dell'Ente di Ambito Enrico Di Giuseppantonio a cui hanno partecipato i sindaci e i rappresentanti dei Comuni della costa tra Ortona e San Salvo, il presidente della Sasi, Gaetano Pedullà , i tecnici della stessa società che gestisce il servizio idrico, il presidente del Consorzio Industriale del Vastese, Fabio Giangiacomo, e i tecnici dello stesso consorzio. Nei 92 Comuni del territorio di competenza dell'Ato, l'acqua immessa nelle condutture in questi giorni e' diminuita drasticamente a causa della siccità . I problemi maggiori si sono registrati nel Vastese, dove il fiume Trigno è in secca e l'integrazione garantita dal Consorzio Industriale mediante il potabilizzatore si è ridotta del 70 per cento. L'approvvigionamento idrico è inoltre diminuito del 40 per cento per i fiumi Avello e Sinello e anche il Verde che alimenta l'acquedotto frentano è già a meno 20-25 per cento e nei prossimi giorni la disponibilità idrica potrebbe ulteriormente diminuire con gravi conseguenze. Nel caso del Verde, ad esempio, sono state già attivate tutte le pompe dei pozzi a soccorso della sorgente e dunque la situazione che si prospetta potrebbe far tornare in mente l'emergenza vissuta nel 2001, allorquando l'acqua mancò anche in pieno inverno. La ricerca delle perdite lungo la rete di distribuzione dell'acqua effettuata nei mesi scorsi ha peraltro prodotto già buoni risultati, soprattutto nelle città più grandi, tant'è che l'acqua recuperata ha consentito di tamponare in parte il fenomeno siccità . ''Il problema più grande e drammatico lo vivono i Comuni turistici, in particolare quelli della costa che in questi giorni di agosto triplicheranno la popolazione residente. - ha detto il presidente Enrico Di Giuseppantonio - I disagi notevoli causati dalle interruzioni dell'erogazione dell'acqua, che in alcune località balneari avviene fin dalle prime ore del pomeriggio, si ripercuotono sull'economia turistica con gravi danni per la nostra costa e per gli operatori. Già il turismo fa acqua da tutte le parti ed è proprio il paragone giusto... Abbiamo dunque chiesto alla Sasi di distribuire l'acqua in modo razionale tenendo in considerazione le mutate esigenze delle zone turistiche''. Durante la riunione si è deciso di tamponare la situazione nell'immediato con un piano di distribuzione oculata dell'acqua, il monitoraggio continuo del territorio e l'inasprimento dei controlli per sanzionare chi usa impropriamente la risorsa idrica.