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La Banca della Terra, una realtà anche in Abruzzo

Terreni incolti o in abbandono, come fare a renderli disponibili alla Banca della Terra, ce lo spiega il primo firmatario della legge il consigliere regionale Pietro Smargiassi

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E’ stato approvato il Regolamento tecnico attuativo della cosiddetta Banca della Terra approvata con Legge Regionale n. 26 del 2015, che avrà numerosi risvolti quali quello di contrastare l’abbandono dei terreni e delle produzioni, mantenere ed incrementare la produttività dei terreni in abbandono, favorire il ricambio generazionale in agricoltura.

La Banca della Terra nasce con l’intento di recuperare quei terreni incolti, di proprietà pubblica o privata, la cui mancata produttività non produce solo un danno economico all’intera economia regionale e nazionale, ma ha anche risvolti ambientali, perché un terreno a coltura, riduce i rischi d’incendi, le frane e gli smottamenti.

Primo firmatario del testo il Consigliere Regionale del Vastese Pietro Smargiassi che ci ha aiutato a comprenderne i risvolti reali sulla nostra economia.

A chi è rivolta la Banca della Terra?

Può accedervi chiunque ma verrà data priorità ai lavoratori svantaggiati, compresi i disoccupati. Basti pensare che sono molti i giovani che vorrebbero intraprendere l’attività agricola, ma non possono permettersi le somme necessarie per l’acquisto dei terreni, la Banca della Terra, aiuta a far questo, con canoni agevolati. Inoltre la Banca della Terra consentirà anche la possibilità di ampliamento di imprese agricole già esistenti.

Chi può mettere a disposizione della Banca della Terra i propri terreni?

I terreni potranno essere messi a disposizione dagli enti pubblici come i Comuni ma anche da privati che non vogliono cedere la proprietà dei propri fondi, ma si trovano in un periodo in cui non possono più occuparsene.

Come vi si accede?

I terreni verranno censiti dai Comuni, con il supporto dei Centri di assistenza agricola e i beni da censire potranno essere segnalati dagli stessi proprietari. Il Regolamento prevede che i Comuni trasmettano alla Regione Abruzzo l’elenco delle particelle catastali disponibili e il Dipartimento politiche dello sviluppo rurale predisponga gli avvisi contenenti le modalità di richiesta terreni censiti e i criteri per l’assegnazione. Chi vuole accedere ai terreni messi a disposizione della Banca della Terra, dovrà presentare un Piano di Coltivazione che verrà valutato dal Dipartimento. Verrà quindi predisposto un atto di trasferimento dell’uso dei beni, che dovrà contenere la forma di contratto, il canone e la durata della eventuale locazione che non dovrà superare i 15 anni e non essere inferiore ai 5.

Per informazioni ci si potrà rivolgere al Dipartimento Politiche dello sviluppo rurale e della pesca della Regione Abruzzo: dpd@regione.abruzzo.it

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