Candidature date per certe fino a qualche giorno fa subiscono una battuta d’arresto, mentre altre prendono quota. Le manovre in corso in vista delle elezioni nazionali del 4 marzo riservano non poche novità soprattutto in casa Pd.
Lo scenario politico delle ultime ore registra l’indisponibilità dell’ex sindaco di Vasto, nonché presidente Anci Abruzzo, Luciano Lapenna – che del partito è segretario cittadino – a mettersi in gioco nel collegio uninominale della Camera, Vasto-Lanciano-Ortona. Le ragioni del ripensamento sarebbero diverse, ma ad aver pesato più di tutte sarebbe stato il clima non molto favorevole che Lapenna, da navigato politico qual’è, ha avvertito all’interno del partito.
Prende quota invece la candidatura di Antonio Boschetti, segretario del Pd di San Salvo, il secondo circolo più grande del territorio vastese, il quale può contare sull’appoggio del potentissimo assessore regionale alla Sanità, Silvio Paolucci. “Sono disponibile per una candidatura di servizio”, conferma Boschetti che dopo essere stato eletto consigliere comunale del Pd alle ultime elezioni amministrative di San Salvo e aver conquistato la segreteria cittadina è tornato a fare politica a tempo pieno.
Non ci sarà una seconda candidatura per Maria Amato. Nonostante il suo impegno a Roma, soprattutto sul fronte dei diritti civili, la deputata uscente non sarà della partita.
“Non mi candido per i motivi che tutti conoscono”, attacca la Amato, “non condivido questa idea di partito che si sviluppa intorno alla figura di Luciano D’Alfonso e non condivido le scelte fatte in tema di politiche della salute a livello regionale. In questi anni ho vissuto un isolamento politicoche è sotto gli occhi di tutti. Ci separano troppe cose. Torno a fare il radiologo fino a quando all’ospedale di Vasto ci sarà l’Unità operativa complessa. Se verrà declassata farò il mio lavoro altrove”.
E’ invece disponibile a tentare il bis Gianluca Castaldi, senatore vastese del Movimento 5 Stelle, che a detta di molti osservatori politici ha buone chance di riuscita. “Ho dato la mia disponibilità per un secondo ed ultimo mandato in Senato, come le nostre poche, ma ferree regole impongono”, spiega Castaldi, “ci ho riflettuto bene, ho guardato dentro di me per capire se l’entusiasmo e la convinzione che mi avevano fatto candidare nel 2013 fossero ancora intatti. Li ho ritrovati, ancora più forti di prima”.
Nel centrodestra si parla con insistenza della candidatura di Tiziana Magnacca. “Sono solo voci”, taglia corto la sindaca di San Salvo che se decidesse di scendere in campo non dovrebbe neanche dimettersi. Anche se il comune da lei amministrato conta oggi 20mila abitanti, a far fede è la popolazione relativa al censimento del 2011, quando San Salvo registrava 18.900 residenti.