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Stato di agitazione alla TE Connectivity di San Salvo

Il 12 aprile nuovo incontro con i sindacati

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Stato di agitazione alla TE Connectivity. La multinazionale che produce connettori elettronici per il mercato delle automotive conta a San Salvo oltre 200 dipendenti. Da alcuni mesi le rappresentanze sindacali avevano aperto una trattativa con l’azienda per il rinnovo del premio di risultato per i lavoratori. Trattativa che le Rsu (Rappresentanza sindacale unitaria) si aspettavano di concludere nell’ultimo incontro con la TE, prima che si vedessero il progetto bloccato.

“Abbiamo annunciato il blocco degli straordinari” afferma Arnaldo Schioppa (Uiltec) “La direzione aziendale aveva manifestato buoni propositi e l’ultimo incontro era quello decisivo per chiudere la trattativa”. I sindacati hanno rafforzato la loro presa di posizione anche dopo aver appreso la notizia dei mancati investimenti su cui l’azienda si è tirata indietro. Era previsto un probabile progetto di espansione dello stabilimento che avrebbe generato nuove assunzioni. “Hanno bloccato gli investimenti senza renderci partecipi” continua Schioppa “L'ampliamento avrebbe creato buone prospettive occupazionali per i giovani del territorio”.

Il prossimo 12 aprile i sindacati e i dirigenti apriranno un tavolo per discutere delle prossime mosse “Speriamo davvero che i dirigenti riprendano in considerazione la chiusura della trattativa per il premio risultato” afferma Carmine Torricella (Cgl) “Se così non fosse il 13 aprile saremo pronti allo sciopero”. Lo stallo della trattativa sembra che derivi da una maggiore attenzione ai costi da parte dell’azienda, a causa di un cambio ai vertici dell'azienda a livello internazionale.

Gli operai sembrano essere concentrati però su un'altro intoppo "Il 30 marzo mi sarebbe dovuto essere stato accreditato lo stipendio" afferma un operaio della TE "Sembra essere un problema interbancario, che non dipende dall'azienda, ma anche se non è la prima volta che accade, prima delle festività pasquali ha creato dei disagi. Ora se ne parlerà la prossima settimana". Sullo sciopero non sembrano essere tutti d'accordo "All'interno dell'azienda non si respira un'aria di malcontento, è più una presa di posizione da parte dei sindacati" continua l'operaio "Guardandoci intorno, nel panorama industriale possiamo ritenerci più che soddisfatti per come si sta comportando l'azienda nei nostri confronti. Nel caso in cui verrà proclamato lo sciopero non ci sarà la totalità delle adesioni". 

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