Udite, udite, oggi ho saputo che nella ''città'' di Gissi alla scuola elementare fanno il tempo pieno, e cioè i ragazzi entrano a scuola al mattino e ne escono il pomeriggio alle sedici; ovviamente, per tale tempo pieno, la scuola offre il servizio mensa. Al sabato non si và a scuola. Per cui alle famiglie gissane viene offerto un utilissimo servizio, sopratutto a quei nuclei famigliari in cui entrambi i genitori lavorano o vorrebbero lavorare, specie di questi tempi in cui con un solo stipendio non si riesce ad arrivare a fine mese. Allo stesso tempo si dà respiro ai ragazzi che non sono costretti a 6 e anche 7 ore filate di attività didattiche, con notevole disagio e spesso senza la possibilità di uscire dalla classe durante la pausa di ricreazione, come succede da noi. Dobbiamo sapere che Gissi è sempre stata all'avanguardia per quanto riguarda i servizi offerti ai propri cittadini, la causa è nota a tutti, il più volte Onorevole Remo Gaspari è cittadino di questo ridente comune dell'alto vastese. Fin qui niente di strano in tante scuole d'Italia e del mondo si fa il tempo pieno, anzi forse sono più numerose le scuole che offrono il servizio mensa di quelle che non lo offrono. La domanda che mi pongo allora è questa, perché Gissi riesce ad offrire il servizio mensa alle proprie famiglie mentre San Salvo, comune ricco forse più di Gissi, non ci riesce? Un'altra domanda è: ma non sarebbe prioritario il miglioramento e l'ampliamento dei servizi di tipo primario ai cittadini, e mi riferisco, appunto, alla costruzione di mense scolastiche, asili nido e altri servizi di tipo sociale, in confronto alla costruzione di opere di utilità secondaria? mi riferisco al teatro, fontana monumentale, albero tecnologico. Sarebbe interessante sapere che cosa ne pensano le varie realtà politiche di questa città, secondo me forse un po' meno città, dal punto di vista dei servizi ai propri cittadini, di Gissi.