Il primo impegno è per il lavoro, che troppo spesso non cè. Monsignor Piero Santoro, da un mese vescovo dei Marsi, ha individuato immediatamente una delle priorità per il territorio, importante anche per la sua missione pastorale e, nei giorni scorsi, ha inviato una lettera aperta alla Fiamm (industria in crisi della zona), al presidente della Giunta regionale d'Abruzzo Del Turco, al presidente della Provincia dell'Aquila Pezzopane, al sindaco di Avezzano Floris, alle rappresentanze sindacali di categoria. ''Ho avuto modo - scrive monsignor Santoro - in questi primi giorni del mio ministero nella Diocesi dei Marsi, di incontrare tante persone, di apprezzare la grande passione per questa terra da parte di coloro che ci vivono, di coloro che svolgono attività produttive, di coloro che hanno assunto responsabilità al servizio del bene comune. Mi sono reso conto pure di quanto ancora tutti dobbiamo fare il bene della Marsica. Ho seguito, tra l'altro - aggiunge il vescovo - il problema dei lavoratori della Fiamm. Ho colto il vostro costante impegno per la razionalizzazione organizzativa dell'azienda, ma noto che il perdurare del processo di ristrutturazione non aiuta le famiglie dei dipendenti''. Senza voler entrare nei dettagli della vertenza, il vescovo riflette ad ampio raggio. ''Nella ricerca di nuovi contenuti di una politica di progresso sociale per tutta la Marsica - scrive - nel quadro di una equilibrata economia di mercato, mi sembra che non debba essere rivolta scarsa attenzione alle gravi disuguaglianze che segmentano la nostra società e incidono sull'esercizio effettivo dei diritti. Non condivido una soluzione assistenziale - aggiunge il Vescovo - ma occorre tener conto delle situazioni economiche dei destinatari. Come Pastore immerso nelle dinamiche della nostra terra, auspico la mobilitazione di ogni energia per la salvaguardia dei posti di lavoro e dell'intero sito produttivo di Avezzano. Chiedo - conclude la lettera di mons. Santoro - l'impegno di tutti per affrontare la situazione con passione ed intelligenza. Mi coinvolgo in un impegno personale nel rispetto dei ruoli di ciascun soggetto coinvolto''. Il vescovo, infine, non dimentica quella che fino a pochi giorni fa è stata la ''sua casa''. ''E come potrei farlo? Il mio pensiero è sempre per la mia cara parrocchia di San Nicola a San Salvo e per i tanti amici della città e di Vasto''.