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Dopo 45 giorni di “restyling”, torna il “Cristo Morto” nella chiesa di San Nicola

Statua completamente riqualificata restituita alla contemplazione dei fedeli

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Tornata ieri la statua del Cristo Morto completamente restaurata presso la chiesa di San Nicola Vescovo a San Salvo. Nei giorni a seguire, l'opera potrà essere ammirata dai fedeli in tutto il suo splendore senza nessuna copertura. Domenica 3 giugno, festività del Corpus Domini, durante la messa delle 11, la statua verrà benedetta per poi essere riposta nella sua teca posta sul lato destro in fondo alla chiesa.

Il 13 aprile scorso, la statua, in condizioni pressoché pietose, è partita dalla chiesa di San Nicola per essere sottoposta alla riqualificazione.

La vernice che ricopriva la statua era quasi completamente scoppiata, probabilmente per l’assenza di circolazione di aria all’interno della teca in cui era conservata. Un piede era completamente staccato dal corpo e la statua presentava vari punti di rottura: testa, busto, braccia, ginocchia e caviglie. E' stato effettuato un lavoro davvero certosino. 

L'artigiano ha riparato i punti rotti, ha sostituito il moncone che reggeva la testa con una base di appoggio più solida e poi modellata come un cuscino che ha consentito un migliore appoggio della stessa e ricostruito anche il bordo inferiore della base sui cui è poggiata la statua. Inoltre sotto la base sono state montate delle rotelline per agevolarne lo spostamento.

La corona di spine è quella originale ed è stata anch’essa oggetto di riqualificazione. Era poggiata sulla testa del Cristo, dopo il consolidamento, questo strumento di passione è stato poggiato ai piedi di Gesù: è verosimile infatti che dopo la deposizione dalla croce, le spine siano state tolte dalla testa di Gesù.

Artigiani sansalvesi hanno modificato l'apertura dell'urna per estrarre la statua con più agevolezza ed hanno creato buchi ai vetri per facilitare l'aerazione all'interno della teca.

"Sono onorato di aver promosso la conservazione di un bene che rimanda alla storia di fede della nostra città di San Salvo, alle sue radici, alla sua identità" (Don Beniamino Di Renzo).

 

  

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