L’Abruzzo ha finalmente il Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza. Lo annuncia con estremo orgoglio l’assessore alle Politiche Sociali, Marinella Sclocco, che oggi intervenendo durante il Consiglio ha preteso tempi certi per una discussione sul tema e ottenuto una votazione favorevole.
“Se un numero sempre maggiore di persone si colloca nella coda della distribuzione del reddito – ha spiegato la Sclocco durante l’intervento in Consiglio – questo ha effetti anche su altri aspetti sociali, come le disuguaglianze nella salute o nelle opportunità educative. Per questo – ha continuato l’assessore citando i dati pubblicati nell’ultimo dossier ISTAT sulla povertà e il conseguente allarme lanciato da Save The Children per i “minori a rischio” – i bambini non possono più aspettare. Vanno ascoltati, vanno protetti, vanno accompagnati nel diventare grandi. Ora è il momento in cui dobbiamo garantirgli il diritto a sognare – ha incalzato l’assessore alle Politiche Sociali – non possiamo più fingere che non abbiano bisogno di sostegno, di conforto, di protezione affinché la loro infanzia sia spensierata, come ogni infanzia dovrebbe essere. Perciò ho chiesto al Consiglio di non aspettare più e di agire affinché sia garantita la piena attuazione nel territorio regionale dei diritti e degli interessi sia individuali che collettivi dei bambini. E finalmente ce l’abbiamo fatta.”
Rispondendo ai solleciti dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza nazionale, la Sclocco porta avanti questa battaglia dal 2013, anno in cui, da consigliere di minoranza, aveva presentato un progetto di legge sul Garante Regionale. Lo stesso progetto era stato ripresentato alla nuova giunta nel 2015, ma fino ad oggi non era stato ancora discusso, nemmeno a seguito degli aggiornamenti della norma finanziaria, eseguiti in base al bilancio regionale, nel 2016 e nel 2017. “Siamo l’unica Regione in Italia che non aveva una legge sul Garante Regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza – ha spiegato la Sclocco – e senza questa norma stavamo rimanendo indietro anche sulla costituzione degli elenchi dei tutori volontari nei tribunali. Finalmente – ha concluso la Sclocco – oggi possiamo recuperare il tempo perduto in Abruzzo e possiamo assicurare e tutelare i minori senza indugio.”