Gentile redazione,
vorrei intervenire anch'io, se mi è possibile, nel dibattito che si sta creando intorno alla realizzazione della pista ciclabile San Salvo Marina - San Salvo, per la quale si starebbero tagliando degli alberi di tiglio per consentire la realizzazione del tracciato della ciclabile.
C'è chi ha pesantemente messo in discussione l'utilità della ciclabile, e chi addirittura ha parlato di "cattiveria umana".
Evidentemente, si ignorano gli importanti benefici ambientali che si potranno ricavare dall'utilizzo della ciclabile e che andranno sicuramente a compensare l'abbattimento degli alberi.
Inoltre, parliamo anche di benefici economici e turistici che quella pista ciclabile potrà offrire a questo territorio.
Ciò che a me fa paura non è la realizzazione di una pista ciclabile lunga 5 chilometri e larga 2,5 metri, a me fa più paura come sia stato possibile costruire due porti turistici, quello di San Salvo e quello di Montenero, ad appena un chilometro di distanza l'uno dall'altro. Per me quello è stato un delitto contro il territorio e la natura che si è vista privare del verde, di spazi pubblici e della spiaggia. A differenza della pista ciclabile, quali benefici ambientali possono offrire due porti turistici, se non l'aumento del traffico marittimo? Oggi molti si preoccupano per i dieci alberi abbattuti, ma qualcuno ha provato a difendere questo territorio quando si costruivano quei due porti?