Lasciarsi conquistare dalle sensazioni di benessere e di soddisfazione interiore che la corsa ci può donare è uno degli aspetti più intriganti di questo sport apparentemente semplice e basico ma che nasconde delle percezioni incomparabili.
Tecnicamente si parla di runner’s higt ed è quell’aspetto che sopraggiunge durante la corretta attività fisica che sprigiona la produzione di endorfine, potenti sostanze chimiche definite ormoni della felicità (prodotte in maniera naturale dal nostro cervello), in grado di indurre un grande senso di benessere al corridore riducendo la sensazione di dolore e fatica.
E’ tipica nei podisti amanti delle lunghe distanze in quanto il livello di endorfine aumenta con l’esercizio fisico (per essere chiari con il numero di chilometri) ed innesca la reazione descritta che trasmette quasi un senso di invincibilità ed euforia che trasforma la corsa (la maratona o addirittura l’ultra maratona) in una esperienza quasi mistica.
E’ un concetto/sensazione che per “l’astemio della corsa” è difficile da comprendere in tutta la sua interezza e spesso chi non corre prende per pazzo o esaltato chi invece riesce a condividere e possedere queste sensazioni uniche.
E’ importante avere un approccio peculiare con la corsa: la corsa deve essere sostanzialmente una via di fuga dallo stress e non essa stessa una fonte di stress.
Mentre si corre si deve sempre mantenere un atteggiamento positivo; funziona anche ripetersi interiormente dei mantra positivi come “mi sento bene” oppure “non mollare mai” sia che le sensazioni del corpo siano positive che non . Il corpo segue la mente: i pensieri negativi distruggono il divertimento.
A volte è difficile provare sensazioni piacevoli mentre si fa una fatica incredibile e si suda e si annaspa con il fiato corto: sarebbe il caso di inserire continua a leggere