Anche il gruppo scout del “San Salvo1” ha incontrato i seminaristi; erano presenti i Capi, i ragazzi del Clan e l’Alta Squadriglia del Reparto (ragazzi dai 15 fino ai 21 anni).
«Noi ragazzi del reparto San Vitale e Santa Valeria abbiamo condiviso il nostro percorso scout.
Dato che per raccontare dello scoutismo a parole, ci vorrebbero giornate intere, abbiamo mostrato un video, che raccontava il nostro modo di essere con foto e canzoni. Poi abbiamo cercato di rispondere alle loro domande su questo mondo a loro sconosciuto, abbiamo raccontato loro gli aneddoti più divertenti, che hanno reso i campi estivi indimenticabili. In seguito a questo momento divertente i protagonisti della serata sono diventati i seminaristi, raccontandoci della loro vocazione e della scelta di intraprendere questo cammino.» (Orchidea Premurosa)
«Per animare la serata li abbiamo coinvolti con un bans. E dalle domande posto loro abbiamo capito, che grazie al forte sentimento che provano verso Dio, sin da quando erano piccoli, con il passare degli anni, è cresciuto con loro e si è fortificato sempre di più, a tal punto da intraprendere questo stile di vita ed entrare in seminario. Il messaggio che abbia colto è che bisogna essere sempre aperti a qualsiasi tipo di chiamata.» (Pinguino Curioso)
Mentre i capi hanno parlato un po’ della gestione del gruppo e di ciò che fanno insieme ai ragazzi, molte sono state le domande che i seminaristi hanno fatto a loro e ai capi, una in particolare era “se loro si vergognavano di portare l’uniforme, un po’ come loro, che molte volte vengono presi in giro.”
I ragazzi hanno risposto che sono contenti di ciò che fanno, anche se qualche volta il giudizio della gente a loro da fastidio, ma l’affrontavano con il sorriso perché, se una cosa viene fatta con amore, vale il doppio e ti riempie il cuore di gioia in quanto sei davvero te stesso.
Un capo ha messo in evidenza il fatto che molte volte è difficile far capire agli altri quello che tu fai, ma in fondo se le condividi con le persone vedono che tu stai bene può essere per loro da stimolo affinchè anche gli altri, siano coinvolti “a sporcarsi le mani”.
Altra domanda interessante che ragazzi hanno fatto: «Ma voi dite sempre che avete avuto una chiamata ma Gesù mica arriva e vi dice entra in seminario; come è avvenuto tutto ciò?» Ognuno di loro ha dato una risposta differente ma la risposta che ci ha dato Gianmarco mi ha colpito: «Ognuno di noi ha una Vocazione (= chiamata) sia quella dell’Educatore sia quella del Matrimonio che quella del Sacerdozio... anche per voi ragazzi se dovesse arrivare quella vocazione, Gesù, non vi preoccupate, vi farà capire ciò che vorrà da voi.»
Nonostante fosse tardi, i ragazzi si sono fermati a parlare con loro; questo fa capire che l’incontro non è stata una formalità ma un segno di condivisione e crescita. (Corallo Premuroso)