Dopo un lungo e preoccupante (si fa per dire) silenzio, torna a farsi sentire, in concomitanza con l’arrivo delle elezioni regionali, l’ex sindaco Marchese. Il buon Gabriele interviene sulla sentenza recente che reintegra l’ex comandante della Polizia municipale di San Salvo, e si chiede chi pagherà gli oneri di questa sentenza sfavorevole al Comune. Rispondendo alle sue preoccupazioni, e allo scopo di evitare il ricorso ai soliti termini che egli usa, tipo “improvvisazione” da parte dell’attuale Amministrazione, gli vogliamo far notare che il primo grado di giudizio aveva dato ragione al Comune, quindi ciò qualcosa pure vorrà dire, e in ogni caso l’azione che era stata posta in essere dall’Amministrazione era tesa a salvaguardare i sani principi della buona amministrazione. Tali principi stabiliscono che i dipendenti pubblici vengono pagati con i soldi dei cittadini e pertanto da loro è giusto attendersi un comportamento responsabile, ed è dovere degli amministratori pubblici fare rispettare tali principi, attraverso il richiamo al rispetto delle leggi. Proprio ciò che il Comune di San Salvo ha attuato in tale circostanza, e che cercherà di sostenere nel prosieguo di questa vicenda, visto che siamo al secondo grado di giudizio. In ogni caso a Marchese ricordiamo che lui ha attivato un contenzioso nei confronti dell’ex comandante della polizia municipale, tutt’ora in corso, della quale sorte non vi è ancora certezza circa una conclusione favorevole per il Comune. Al buon Marchese vogliamo inoltre rammentare, parlando della buona gestione delle risorse pubbliche, ciò che è successo allorquando lui era sindaco e avendo proceduto ad un esproprio, nei confronti della SABAM, riconosciuto illegittimo da parte del Consiglio di Stato, il Comune di San Salvo è stato condannato al pagamento di 700.000 euro, che i nostri cittadini si sono dovuti accollare. Inoltre ricordiamo all’ex sindaco i contenziosi lasciati da lui aperti con il Comune di Cupello (900.000 euro), con l’ICEA (4 milioni e mezzo di euro) e con la SASI (450.000 euro) tutti risolti da questa Amministrazione, per alcuni dei quali egli ha rischiato e rischia di risponderne contabilmente. E poi si prende la licenza di dire a chi oggi sta amministrando con giudizio, e i quali risultati sono ben evidenti a tutti, che si è superficiali, mentre lui ha dimostrato di essere la superficialità in persona. Abbia pertanto Marchese la compiacenza di riflettere quando parla, e allorquando parlando diventa autolesionista, farebbe meglio a stare in silenzio.