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GIORNO DELLA MEMORIA: RICORDO DEL CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI VASTO MARINA

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Con la Legge 211/00 ''la Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, Giorno della Memoria, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati''. Il campo di Istonio Marina fu uno dei primi campi abruzzesi ad essere allestiti. Nel campo di Istonio vi si internarono, soprattutto, italiani ritenuti ''pericolosi'', e solo negli ultimi mesi, precedenti la chiusura, gli slavi. MA CHI ERANO QUESTI ''ITALIANI PERICOLOSI''? Ricordiamo in questa triste occasione alcuni tra i più noti: Mario Razzini: partecipa nel secondo dopoguerra alla rinascita della UIL milanese; Guido Mazzali (1905-1960), giornalista e uomo politico, antifascista. Eletto deputato nel 1948; Ettore Reina: nel 1919 viene eletto deputato nel Collegio di Milano nelle file del PSI; Carlo Silvestri: giornalista del «Corriere della Sera», socialista; Corrado Bonfantini, deputato alla Costituente e poi alla Camera, nelle prime due legislature; Edmondo Cione, docente di filosofia allievo di Benedetto Croce. Nel dopoguerra si ricostruirà una carriera nella Democrazia Cristiana a Napoli; Giuseppe Scalarini (1873-1948). Dal 1911 al 1925 fu il celebre vignettista dell'Avanti! Ezio Riboldi, delegato del PSI alla III Conferenza dell'IC. Farà parte dei ''terzini'' e aderirà nel '24 del PCd'I. Nel '23, fallita l'ipotesi di fusione tra i due partiti, venne radiato e poi espulso dal PSI, in quanto redattore di Pagine Rosse; Onorato Damen (1894-1979), rivoluzionario italiano, membro della Frazione astensionista del PSI, fu tra i fondatori del PCd'I, del Comitato di Intesa ed infine del Partito Comunista Internazionalista. Importante figura della sinistra italiana; Guido Molinelli (PCI), membro della Costituente, parlamentare dal 1948 al 1953 Sottosegretario con Delega per l'Industria e Commercio; Raffaello Giolli, storico e critico d'arte. Fondatore della prima rivista italiana d'arte contemporanea (1927, che divenne poi Poligono). A settembre 1944, i militi della famigerata ''Muti'' entrarono nella sua casa ed arrestarono il professore. Deportato a Gusen in Germania, Raffaello Giolli non sopravvisse; Bruno Maffi (1909 - 2003), dirigente del Partito Comunista Internazionale (Programma Comunista). E' uno dei fondatori del Partito Comunista Internazionalista nel 1943. Traduttore in italiano di molte opere marxiste importanti come Il Capitale di Karl Marx, L'accumulazione del capitale di Rosa Luxemburg e Diario d'esilio di Lev Trotsky; Mauro Venegoni: entra con il fratello nella gioventù socialista e nel '21 nel PcdI. Ripetutamente e ferocemente perseguitato dai fascisti, l'11 giugno 1940 (il giorno successivo all'entrata in guerra dell'Italia) è internato nel campo di Istonio Marina; Carlo Molaschi (1886-1953), antifascista. Dopo la Liberazione, è vicesindaco ed assessore alla pubblica istruzione fino al 1951; Mario Borsa, direttore del Corriere della Sera nel 26 aprile 1945 quando nel primo numero annunciava a tutta pagina ''Milano insorge contro i nazifascisti''. Il C.N.L. aveva affidato la direzione del giornale a lui in virtù del ''suo passato adamantino di giornalista schivo da ogni compromissione e di tenace assertore dei principi di libertà e di giustizia sociale, in omaggio ai quali, sotto il fascismo aveva sofferto due volte il carcere, due anni di ammonizione e in più il campo di concentramento...''.
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