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Vertenza Cerella, Sallese: "Pagamento degli stipendi non ancora avvenuto, solo annunci e proclami"

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È una doccia fredda quella che ha coinvolto i lavoratori della Cerella riguardo al tanto clamore sull'avvenuto pagamento degli stipendi, ovvero sulla disponibilità dei soldi con decorrenza 28 dicembre come da annunci e proclami. Ieri mattina, l'azienda quanto mai nel caos, ha contattato i propri dipendenti, per invitarli a passare in azienda a ritirare un "assegno bancario" che non è "pagabile a vista" poiché non provvisto di copertura certa come lo è un assegno circolare, tutto questo di venerdì, ignorando che fra i dipendenti vi fossero persone in ferie, quindi forse fuori sede, gente in malattia, gente in servizio, ecc... 
Senza contare poi che oggi tanti hanno un conto on line anche e soprattutto per assenza di costi di gestione, che quindi non prevede possibilità di versamento di assegni. 
Sallese della FILT CGIL, nel mentre era impegnato al tavolo prefettizio, disertato dalle istituzioni regionali e dall'azionista di maggioranza, ha subito chiesto il perché non fossero stati disposti regolarmente i bonifici come consuetudine, invitando anzi chiedendo di farli con la disposizione d'urgenza, al fine di assicurare entro le 24 ore successive la somma relativa al solo stipendio di novembre. 
Nulla di tutto ciò, con la conseguenza che alcuni di noi avranno forse la disponibilità mineraria non prima del 2 gennaio 2019.
Si è persi o si è rinunciato per qualche centinaia di euro di commissioni, la possibilità di salvare almeno in extremis la faccia, facendo ricadere ancora una volta sui lavoratori le colpe di un management organizzativo aziendale che non ha funzionato e chissà se mai riuscirà a funzionare come dovrebbe. 
Lo stesso consigliere del CDA presente dal Prefetto ha di fatto riconosciuto con notevole imbarazzo l'esistenza di una gestione non adeguata dell'azienda, rispetto alla quale sono necessari molti miglioramenti in futuro. 
In queste ore fa sapere Sallese della FILT CGIL intanto si sta consumando sui social uno strana ed inconsueta polemica tra il consigliere con delega ai trasporti Maurizio Di Nicola e il sindacalista della FILT CGIL Paolo Sallese. Il consigliere con delega ai trasporti ci ha tenuto ad evidenziare che il pagamento degli stipendi non è merito della CGIL, e che una convocazione dal Prefetto ben può essere disattesa poiché non si risponde al Prefetto e/o alle parti sociali, ma solo ai cittadini che ti votano. Eppure la legge 146/1990 sul diritto di sciopero nei servizi pubblici disciplina ben altro! 


 

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