“Un mazzo di girasoli, lasciato da sconosciuti, ormai secco, legato ad un cartello stradale che indica il senso di marcia nello spartitraffico di via Maria Bellisario a San Salvo, fa riaffiorare la traumatica immagine del 3 agosto, quando lì giaceva Vittorio.
Vittorio Altieri, di 22 anni, giaceva con il volto rivolto a terra, con a fianco la sua moto, vittima di un incidente stradale avuto con un autocarro del Conad che, in quella mattina, interrompeva tutti i suoi progetti, sogni, ma soprattutto studio e lavoro.
Quel mazzo di fiori deposto in quell'aiuola mi ha scosso, mi ha fatto riflettere e mi ha fatto esplodere in testa una serie di pensieri che offuscano la mente e danneggiano il cuore; cercando una motivazione razionale al tragico momento, al tenero gesto, mi è venuta in mente una persona buona che voleva manifestare il suo affetto e la sua stima a Vittorio. Poi, il 20 dicembre, ho visto che al mazzo di fiori, ormai secco, è stato affiancato un vaso di ciclamini.
Forse qualcuno la tomba di Vittorio la vedeva in quell'aiuola, la stessa che nei giorni successivi al tragico evento veniva falciata e, con il decespugliatore, oltre all'erba, veniva falciata anche la composizione floreale che vi era stata deposta.
Infine gli esseri umani si dividono in sensibili e insensibili; chi ha deposto il mazzo di fiori è sicuramente una persona che fa parte del primo genere e rifletto: questo gesto è stato fatto per scuotere le coscienze di quanti hanno visto affinché contribuiscano a far luce sull'accaduto o a togliere un tassello per far cadere un muro di omertà che aleggia sull'accaduto.
Concludo ringraziando questa persona per il suo gesto, ma soprattutto invitando tutti coloro che possono aiutarmi a fare chiarezza ad avvicinarsi per un dialogo, un confronto o un suggerimento senza aspettare che altri dicano ciò che è stato visto o sentito. Grazie".