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Ultima pagina di un diario ancora tutto da scrivere. Partenza da Panama

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Gemma..2 febbraio 2019…..è l’ora della partenza.

Destinazione aereoporto…nelle valigie appena chiuse tante emozioni, paura, tristezza, gioia.

La GMG non è solo un’esperienza, e’ una vera scuola di vita e di fede. A me ha insegnato tanto ed è quel tanto che speravo di riportare con me nel cuore insieme a tutte le persone che ho incontrato, i miei compagni di viaggio, italiani come me che spero di rivedere presto, alcuni dei quali sono stati dei fratelli maggiori e maestri di vita, quelli panamensi che ci hanno seguito in ogni spostamento con tenacia e affetto,  e tutti i giovani giunti a Panama….amicizie in Cristo Gesù’ che spazio e tempo non potranno distruggere mai.

IL DECOLLO.

Angelo D.B…Stiamo entrando nel passaggio che ci conduce al nostro aereo; il boing 747 è pronto ad accogliere questo esercito dall’Amore di 600 giovani per riportarli a casa dall’altra parte dell’oceano. Mai provato nulla di simile è impossibile trattenere l’emozione, le lacrime diventano cornice di un dipinto che rimarrà impresso per tutta la vita. E’ un dipinto colorato di bandiere, che per la storia rappresentano confini, ma qui a Panama avevano un'altra importanza, erano coperte condivise per scaldarsi dal freddo della notte, cappucci indossati per ripararsi dal vento, sciarpe scambiate per abbracciarsi e ballare festosi, e poi ombrelli aperti per proteggersi dal sole di mezzogiorno …. un arcobaleno infinito di tenerezza. Anche i colori diversi sono dono Dio. Nulla ci appartiene.

H23  è il numero del mio posto vicino al finestrino, non a caso lo stesso dell’andata,  ma oggi il diverso sono io. La vita è un rincorrersi di incontri con l’Altro e con l’altro. Ed ognuno di questi incroci di Amore stravolge in qualche modo il cammino di ogni età.  Il mio andare riprende da qui, da questo decollo vissuto tutti insieme uniti per mano.

Guardo il cielo dal mio finestrino e a modo mio saluto nome per nome queste migliaia di ragazzi che, sono certo, come Maria e con Maria nell’Amore contageranno il mondo. Un nostro caro vescovo e pastore li ha incoraggiati ad essere “ragazzi strani”, strani perché hanno nel cuore un “si” alla vita che può cambiare la storia dell’umanità “adesso”  in questo nostro tempo che come Panama racchiude ricchezze e povertà con grande contraddizione, in questo secolo di egoismi ed indifferenze, di parole vuote e desideri anestetizzanti.

A noi Figli Adulti dello stesso Padre, il compito di accompagnarli, sostenerli, ma soprattutto raccontare loro, con la nostra vita, che quel Dio è la vera felicità.  Unico volo che vale la pena davvero di spiccare!!!

IN VOLO.

L’aereo spicca il volo segnando il distacco tra noi e quel lembo di terra che è stata per poche settimana la nostra casa. E’ un vuoto immenso quello che avvertiamo, come l’oceano che stiamo attraversando,  un silenzio che entra nel cuore.

Francesca… un vuoto d’aria che questa volta di vuoto non ha nulla. Mi sento piena, ricca, fortunata. Frammenti di immagini, emozioni, paure e sensazioni invadono il cuore senza dargli tregua.

Guardo il mio braccio avvolto dai tanti braccialetti che ci siamo scambiati con un semplice saluto o parola e che hanno segnato questa avventura. La voglia di tornare a casa c’è,  come c’è la voglia di riabbracciare le persone che amo e che ho portato con me in questa avventura che ha riempito la mia vita e i miei vuoti. “Siete l’adesso di Dio”. Si lo siamo. Sono pronta. Pronta per ritornare alla mia quotidianità e per guardare con occhi nuovi la strada che mi aspetta!

Roberta Maria .. ho sempre avuto paura del vuoto nell’anima, del silenzio che ti porta interrogativi di senso che tolgono il respiro, ma ora le emozioni si fanno spazio nel cuore, una tempesta di pensieri mi invade stravolgendo silenzi e paure. La gioia si veste di lacrime, e ogni lacrima è un luogo, un volto, un ricordo.

Penso al pezzo di mondo che mi ha ospitato in queste due settimane. Tutto passa in fretta, come le nuvole dal finestrino. Immagini di grattaceli altissimi, spiagge bianchissime e acqua limpidissima, ma anche baracche senza tetto e piedi scalzi tra la polvere.  Penso ai tanti volti incontrati, volti gioiosi, ansiosi, emozionati e felici, ma anche tristi e a volte delusi e sofferenti da una vita che non per tutti è sempre sorridente e facile.

Poi penso alla realtà che aspetta il mio ritorno, alla mia famiglia che sto per riabbracciare, ai miei amici, a tutto ciò che è la mia quotidianità.

Mi cullano le parole di Papa Francesco:” Dio è reale perché è l’Amore che è reale. Dio è concreto perché è l’Amore che è concreto!”Non può esserci vuoto con questo Dio reale e concreto che tutto riempie e a tutto da senso.

 

L’ATTERRAGGIO.

Angelo C…Tra l’esaltazione generale, un flagoroso applauso e le note di alcuni classici italiani siamo atterrati a Roma. Un lungo viaggio che ha esaurito le ultime riserve di energia rimaste. Siamo atterrati senza lasciare pero’ alle spalle i ricordi di un’avventura bellissima, nuove amicizie da ogni parte del mondo e un po’ di tristezza per i saluti, che pero’ è stata subito sostituita da una grande gioia ed entusiasmo nel poter essere testimoni nuovi e più forti della nostra fede in Gesù nella nostra parrocchia, nelle nostre famiglie, tra i nostri amici, nella nostra vita. Aiutati dalle parole del Vangelo possiamo davvero “costruire ponti invece che muri”, possiamo e dobbiamo inondare della nostra testimonianza tutti quelli che ci sono intorno e dire con gioia “ Hagase en mi, segun tu palabra” ( SI COMPIA IN ME SECONDO LA TUA PAROLA)

VERSO CASA …A14….

Giuseppe….abbiamo appena ripreso le valigie e andiamo verso l’’uscita dell’aeroporto di Roma. Ad accoglierci sorridente c’è mio padre, il nostro autista dell’andata e del ritorno. Ci guardiamo negli occhi e credo in un attimo lui abbia subito capito cosa nasconde il mio cuore. Vorrei sussurrargli che mi sembra di essere appena uscito da un frullatore. “La GMG un frullatore? – mi direbbe-  Che strana definizione hai trovato!  “

Si, un frullatore d’Amore, papà.  Sono tornato “frullato” da un scarica di Amore Immenso, è come se in un quel posto, in quel momento, sotto quello stesso cielo sono entrato in un vortice nuovo di “Mistero e Fede”.  Mi sento per la prima volta parte di una Chiesa che ha bisogno anche di me, che chiama anche me ad essere un costruttore di Pace e Amore. Voglio rispondere si. Voglio dire Eccomi pur con le mie fragilità e le mie tante insicurezze.

Ormai siamo sull’A14, il mare all’orizzonte è il nostro, quello dei nostri giorni di sempre, delle nostre stagioni ancora giovani e anche quello che bagna la nostra cara terra.

ED ECCO….SAN SALVO…UN PEZZETTO DI MARE, TERRA E CIELO, FRAMMENTO DI QUESTO CREATO AVUTO IN DONO PER VIVERCI. BUON RITORNO A CASA A TUTTI I COMPAGNI DI QUESTO VIAGGIO…OGNUNO NELLA SUA PARTE DI MONDO…E PER QUELLI CHE NON TORNANO NELLA LETIZIA E NELLA PACE CHE IO INVECE HO AVUTO IN DONO SARÀ LA NOSTRA PREGHIERA ED IL NOSTRO IMPEGNO

 

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