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Perimetrazione della Zes: "Giù le mani dal futuro di Vasto e del suo comprensorio"

Il consigliere regionale Olivieri invita il presidente facente funzioni Lolli a rinviare a dopo le elezioni ogni decisione in merito

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"Apprendiamo con grande stupore che la Giunta regionale d’Abruzzo ed il suo presidente facente funzioni â€“ tutti in scadenza - si apprestano a chiudere la partita della perimetrazione della Zona Economica Speciale (ZES). Lo fanno come al solito, con improvvisazione e superficialità, che male si conciliano con il grande ritardo che ha caratterizzato l’adozione dell’adempimento finale".

E' quanto dichiara, in una nota, il consigliere regionale Mario Olivieri. "Lo fanno - aggiunge - a seguito di una pletora di stucchevoli riunioni con enti, associazioni, sindacati di categoria, partiti politici ed altri portatori di interessi, tutte caratterizzate dalla assenza della unica cosa che avrebbe potuto servire: la programmazione univoca e certa dello sviluppo e dell’uso del territorio regionale. Se dovessero risultare confermate tali notizie, che trapelano dagli ambienti amministrativi regionali, gli operatori si troverebbero di fronte ad un elaborato progettuale di sintesi ZES che modifica completamente i principi e gli orientamenti della originaria proposta perimetrale della Giunta ed introduce una frammentazione eccessiva di uso del territorio, che mortifica il contesto industriale più grande del Mezzogiono - esteso tra le valli del Trigno e del Sangro, ai suoi Porti di Vasto e di Ortona ed agli assi della logistica verso gli autoporti regionali e l’interporto di Manoppello - aprendo ad aspettative di promozione industriale che rischiano di essere dispersive, prive di appetibilità e spesso irrealizzabili.

Tanto, evidentemente, nel difficile tentativo di mediare e considerare tutte le richieste degli Enti locali, di ogni ordine e grado e spesso guidate da esponenti del Partito Democratico, più orientate alla risoluzione di piccoli interessi di parte che al disegno di un quadro organico di sviluppo economico e sociale della Regione, quale dovrebbe essere una perimetrazione ZES.

Se dovesse essere addirittura confermata – ad esempio negativo - la notizia secondo la quale sarebbero destinati allo sviluppo del Porto di Vasto ed individuati  solo una cinquantina di ettari – molti dei quali ubicati fuori dai confini del Piano Regolatore Vigente, o in zone gravate da vincoli di inedificabilità assoluta -, senza nemmeno valutare le richieste della Giunta comunale di Vasto, allora ci sarebbe da rimanere sconfortati dal dilettantismo amministrativo e dalla scarsa attenzione dedicata ad un così importante adempimento. Sono gia note, peraltro, la qualità e la quantità, assolutamente inadeguate, dell'azione amministrativa, dedicate al Vastese ed alle zone interne della provincia di Chieti, dalla Regione Abruzzo e dal Partito Democratico in materia di sanità, di viabilità, di risorse idriche e di servizi destinati al cittadino, nel corso degli ultimi anni; la perimetrazione ZES se venisse definita come si va ventilando, potrebbe assestare un colpo mortale e definitivo  al nostro territorio. Con buona pace di chi si attende sviluppo e posti di lavoro.

Il presidente Lolli, la sua Giunta in scadenza ed il Pd abruzzese – conclude Olivieri - non avendo saputo gestire i tempi ed i modi della perimetrazione ZES, tolgano le mani dal futuro di Vasto e del suo Comprensorio, rinviando a dopo la tornata elettorale la conclusione di un procedimento che può determinare il futuro dell’Abruzzo  e che non può essere gestito frettolosamente. Non si può dare inoltre torto al Molise che – avendo annusato la situazione confusa – ha preferito da tempo tagliare la corda verso la vicina Regione Puglia".

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