Il 12 febbraio si celebra, ogni anno, la Giornata Internazionale contro l’uso dei bambini soldato. In questa data, nel 2002, è entrato in vigore il Protocollo Opzionale alla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, concernente il coinvolgimento dei minori nei conflitti armati: uno strumento giuridico ad hoc che stabilisce che nessun minore di 18 anni possa essere reclutato forzatamente o utilizzato direttamente nelle ostilità , né dalle forze armate di uno Stato né da gruppi armati.
L’arruolamento dei minori rappresenta una gravissima violazione dei diritti dei bambini, che vengono privati della loro infanzia.
Indifesi e facilmente assoggettabili, i bambini sono più facili da trasformare in soldati leali. Rapiti e allontanati dalle loro case, molti bambini soldato spesso sono sopravvissuti ai massacri delle loro famiglie. Esposti a violenze e atrocità che ne pregiudicano l’intera esistenza, questi bambini vengono costretti a combattere, trasportare rifornimenti, svolgere ruoli di spie o scudi umani.
Molte bambine sono abusate come schiave sessuali da parte dei soldati adulti e, quando riescono a fuggire, subiscono i traumi e lo stigma della prigionia nelle milizie armate.