Nella partita giocata domenica al Bucci tra la Us San Salvo e l' Ovidiana Sulmona, vinta dai padroni di casa per 2 - 0, si svolge una storia di vita e di sport oltre il risultato e dei 90 minuti di gioco.
Due ragazzi, due portieri, due squadre di "paese", ognuno dei due a difendere i pali e colori della propria città .
Alfredo Meo, classe 1975, sulmonese doc, ha esordito con la maglia del Sulmona in serie D nella stagione 1991/92 a 17 anni; eccetto alcune stagioni ha sempre trovato nella sua città natale il posto migliore dove giocare seguendo la squadra anche nelle vicissitudini e nelle annate più buie, rappresenta una bandiera per la tifoseria ed è molto stimato nell'ambiente calcistico regionale.
Mario Castaldo, classe 2002, sansalvese di nascita, ha esordito con la maglia della Us San Salvo in questa stagione a 17 anni da compiere; già aveva avuto modo di sostituire il titolare Cialdini dal primo minuto, si fa valere con almeno tre interventi importanti uno dei quali provvidenziale. Tanti applausi dalle tribune, i suoi coetanei tra i tifosi esultano per lui.
Un rettangolo di gioco e due vite parallele: una di uomo che può guardarsi alle spalle e ritenersi soddisfatto per la strada percorsa, l'altra di un giovane che deve guardare avanti con fiducia e ispirandosi a modelli di uomini sportivi come il suo avversario in campo;
E' difficile diventare campioni internazionali ma lo è anche diventare campioni di esempio di vita e di sport, ed essere protagonisti del proprio tempo tra la propria gente.