A manifestazioni concluse per san Vitale martire, che ci hanno visti tutti impegnati tra intensi momenti religiosi e partecipate manifestazioni popolari, sento il dovere di ringraziare pubblicamente le donne, gli uomini, le ragazze e i ragazzi che hanno messo a disposizione il loro tempo.
Grazie a tutti loro anche quest’anno è stato possibile festeggiare il nostro Santo Patrono.
Nei giorni appena trascorsi la bellezza è stato l’elemento caratterizzante, nella sapienza di saper far vivere le tradizioni di questa comunità con la sua precipua identità storica e sociale.
E’ stato un aprile pieno e coinvolgente, che ha contribuito a farci scoprire ancor di più cosa voglia dire essere cittadini di San Salvo.
Tutti uniti nel nome di San Vitale, anche attraverso gesti semplici come il ritrovarsi nello sporcarci le mani con la farina per la preparazione delle sagnette o i taralli o in corteo per le strade della città con i trattori agghindati a festa con i fiori e il Tricolore.
Un popolo si identifica ed è riconoscibile attraverso la sua cultura di cui si è reso custode nel tempo e che ne costituisce ricchezza immateriale e collante umano per la nostra comunità.
Grazie a don Raimondo Artese, ai suoi collaboratori, al Comitato Feste, ai forni che hanno cotto i taralli, ai trattoristi, ai cavallari e alla Bnada Città di San Salvo per averci donato giornate indimenticabili nella preghiera e nella comunione fraterna attraverso la condivisione delle nostre tradizioni, grande patrimonio morale e sociale che abbiamo l’obbligo di conservare a trasmettere ai nostri figli.
Una comunità laboriosa, quella di San Salvo.