Alla denominazione 'Vino Nobile di Montepulciano. Denominazione di origine controllata e garantita' si aggiunge ora la parola 'Toscana', così come al Rosso e al Vin Santo: è quanto ha deciso la Giunta regionale con una modifica al disciplinare del Vino Nobile, Rosso e Vinsanto di Montepulciano, al fine di offrire "maggiore tutela e più chiarezza per il mercato". La pratica viene ora inoltrata al ministero che la esaminerà dal punto di vista tecnico, per poi portarla all'esame del Comitato nazionale vini. "Indubbiamente - dice l'assessore regionale all'agricoltura Marco Remaschi - la sinonimia con vini di provenienza geografica diversa rappresenta per le denominazioni di Montepulciano un motivo di criticità , in quanto contribuisce a creare confusione sui mercati a danno dei produttori di Montepulciano e dei consumatori". Per il presidente del Consorzio Andrea Rossi "permetterà di apportare maggiore chiarezza nei consumatori, soprattutto stranieri, che ancora oggi fanno confusione con la denominazione abruzzese".