Sono la “Pizza dogge”, la vera popstar della festa.
Sono sempre l’ultima ad arrivare ma… noi stelle siamo fatte così… sappiamo di essere attese e… ci facciamo attendere.
Non si può fare festa senza di me, vengo letteralmente portata in trionfo tra gli applausi, gli auguri e i calici di spumante.
Nonostante la Signora Dieta, mia giurata nemica, si ostini a ripetere con malignità che faccio ingrassare, tutti mi adorano. Quando compaio sulla scena c’è sempre ressa e molti chiedono il bis e ancora bis e ancora… D’altra parte, come si può resistere alla mia tenera dolcezza?
La base è un soffice pandispagna. A proposito sapete che la sua origine è genovese? Fu l’ambasciatore Pallavicini ad introdurlo in Spagna nel XVIII secolo, portando con sé il noto pasticciere Giobatta. Poi gli spagnoli si presero il merito… di averlo creato…. Furbi!
Comunque se l’abito è importante anche gli accessori devono essere all’altezza: scarpe, borsa, cappello e brillocchi. Così il pandispagna non si può certo presentare spoglio. Innanzi tutto va bagnato a dovere con rum e/o alchermes, poi ci vanno le creme, sempre almeno due: bianca e nera. Sì a noi piacciono i colori e le contaminazioni. Siamo abituati alla convivenza e vogliamo vivere in pace con tutti. Le decorazioni poi possono fare la differenza. Mirko, il vero esperto, sarà lui a fare tutto il necessario per rendermi speciale e a mettere la ciliegina sulla torta.
Sarò bellissima per i diciotto anni di “.NET”.
Ma avvicinatevi prego… potrei sparire in un boccone!