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Dove eravamo rimasti? (6)

Diario (a puntate) di quanto non è successo negli ultimi quattro anni a San Salvo

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Sesto quesito: Con il pezzo intitolato “Posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni”, citando Oscar Wilde (leggi), il 6 settembre 2016, avevo deciso di interessarmi del disordine che caratterizza gran parte dell’abitato; non solo dell’edilizia ‘incompiuta’, pubblica e privata, oltre che di quella priva della pur minima manutenzione. Pensavo, in particolare, allo sporco che deturpa le strade cittadine (con l’eccezione del supercentro cittadino, ma non sempre e anche lì non dappertutto). Rilevavo che le strade di San Salvo erano disseminate di... qualsiasi cosa non più utile al suo detentore, ivi comprese le deiezioni canine... insomma, uno spettacolo che offendeva lo sguardo di ogni passante che non fosse egli stesso artefice di tanto disordine.

In quell’occasione suggerivo che, prima di lagnarci per l’inefficienza dei servizi preposti ad hoc, era piuttosto necessario cambiare le nostre abitudini, imparando, per esempio, a non disfarci di quello che non ci serve buttandolo dove capita, di pazientare un attimo e approfittare del primo cestino dei rifiuti che incontriamo. Però, a San Salvo, il cestino di rifiuti è davvero un oggetto misterioso: per tutta via Istonia, via San Rocco, via Duca degli Abruzzi... non ce n’è uno solo. Ce ne sono, invece, in corso Garibaldi (peraltro solitamente deserto), ma solo dalla sua metà, scendendo verso la Porta della Terra: addirittura quattro cestini... quasi un’esagerazione! Mentre nemmeno vicino alle pensiline delle fermate dell’autobus è previsto un cestino dove gettare i biglietti utilizzati. 

Consideravo che se è vera la scarsa propensione dei sansalvesi a sentirsi cittadini a pieno titolo, è altrettanto necessario che chi di dovere provveda a dotare la città di un adeguato numero di cestini, quanto meno per “non indurre in tentazione” anche quei pochi che un cestino lo cercano e lo utilizzerebbero.

Sesta risposta: Non mi pare che le cose siano cambiate; i cestini sono ancora “oggetto misterioso” per la gran parte delle strade cittadine, lo sporco è addirittura aumentato per le strade che (salvo che in centro)  vengono spazzate ad intervalli di vari mesi! 

E come va alla Marina? Beh! ne ho parlato di recente, il 19 luglio 2019 (leggi).

Nota a margine - Confido che, almeno questa volta, chi più o meno direttamente e di volta in volta ho chiamato o chiamerò in causa voglia sentirsi coinvolto in questo ‘esercizio della memoria’... come invece puntualmente già avviene, ma solo (e spesso stucchevolmente) nell’infinita e sterile polemica cui ci hanno abituato maggioranza e opposizione cittadina.

 

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