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La Sevel ha deciso la sospensione dell’attività lavorativa per il giorno 2 novembre 2019. Al seguito della comunicazione la Fiom Cgil Chieti in una nota chiede "qual è la reale necessità produttiva della Sevel? Dopo i fermi dovuti alla Blutec e dopo i 21 fermi produttivi dovuti alla tragica vicenda di Cassino, l’azienda decide di chiudere per il ponte dei morti.
Quanta produzione è stata fatta fino ad oggi?
Questa è una domanda a cui bisognerebbe dare una risposta.
Sembra che la Sevel non abbia la necessità di recuperare i fermi produttivi, forse qualche problema di mercato o di rapporto con PSA?
Se è questo l’atteggiamento della Sevel a questo punto che senso ha fare i 12 turni?
La seconda riflessione potrebbe riguardare che tale scelta è dettata dal fatto che è stato dichiarato lo sciopero sabato pomeriggio. Di conseguenza vuol dire che gli scioperi precedenti sono riusciti e quindi la SEVEL dovrebbe aprire una riflessione e convocare un tavolo per discutere delle esigenze dei Lavoratori.
In ogni caso c’è la necessità di capire cosa realmente sta accadendo in un’azienda che, ad oggi, non sta dando prospettive per il futuro.
Questi atteggiamenti portano necessariamente ad avere seri dubi sulle intenzioni di FCA nella Val di Sangro. Cosa accadrà dopo il 2023?"
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