Ringraziamo gli uffici competenti per la celerità di risoluzione improvvisa e imprevista di un problema e di una problematica che si sarebbero però potute evitare se la capacità amministrativa del centrodestra fosse stata più oculata e volta al bene della città e dei cittadini.
Con il dovuto e necessario controllo della città da parte dell'amministrazione comunale e con il semplice ascolto dell’opposizione e dei cittadini, quanto accaduto quell’8 settembre quando un palo della luce cadde sul lungomare Cristoforo Colombo si sarebbe potuto evitare.
Riteniamo da sempre che la mancanza di programmazione e pianificazione del centrodestra sansalvese sia la rovina di questa città. La mancanza di programmazione e pianificazione si è palesata anche nel comunicato stampa diramato dall’amministrazione comunale dove la sindaca Magnacca afferma: "La sostituzione era programmata già da tempo” visto che i pali della pubblica illuminazione “sono lì da diversi decenni”.
GIÀ DA TEMPO! Dopo oltre sette anni alla guida della città, quanto tempo le occorreva ancora, prima di procedere? Forse aspettava, com'è suo solito fare, qualche finanziamento regionale o statale?
Se la sostituzione era programmata già da tempo – ma riteniamo queste siano le solite chiacchiere che sentiamo da sempre - perché non si è proceduto nei tempi dovuti? Perché si è dovuta attendere la caduta di un lampione per mettere mano ad un problema serio quale la vetustà dei pali della pubblica illuminazione a San Salvo Marina (e non solo)? Perché, se era programmata, si sono dovuti attendere 70 giorni prima di degnare nuovamente il lungomare di San Salvo Marina di “luce”! Se tutto questo fosse accaduto in piena stagione estiva che figura avrebbe fatto la nostra San Salvo già pesantemente penalizzata dal loro pessimo amministrare!
Pertanto e per assurdo riteniamo pensare che sia meglio ipotizzare che non c’è mai stata nessuna programmazione da parte dell’amministrazione comunale perché l’evidenza della vetusta dei pali della pubblica illuminazione è nota a tutti da anni ormai e l’amministrazione ha sempre girato invece la testa dall’altra parte pregando e sperando che nulla accadesse. Ma ahimé e purtroppo l’inevitabile è accaduto.
E il correre ai ripari è la dimostrazione che la volontà reale di risolvere il problema non c’era e non c’è mai stata.