Settanta studenti dell’Istituto Mattioli di San Salvo hanno partecipato presso il cinema CiakCity di Lanciano alla proiezione del film 'La paranza dei bambini' e al dibattito che ne è seguito, in diretta satellitare, con il regista Claudio Giovannesi e con Roberto Saviano, scrittore, giornalista e sceneggiatore del film.
La pellicola, vincitrice dell'Orso d'oro al festival del cinema di Berlino per la sceneggiatura, racconta il rapporto tra adolescenza e vita criminale: l’impossibilità di vivere i sentimenti più importanti dell’adolescenza, l’amore e l’amicizia, nell’esperienza del crimine.
Se la consuetudine criminale è alla base della presenza di gruppi criminali, le 'paranze' appunto, di giovanissimi a Napoli e in altre metropoli di ogni latitudine, è vero anche che l'adolescenza distrutta dalla fame di potere e soldi è un tratto comune di tutte le periferie del mondo.
E questo accade essenzialmente perché l'uso della violenza senza alcun fine è la risposta al vuoto. Ad un vuoto che è pressoché totale, che non è solo percepibile, ma anche tangibile. Non c'è sistema, non c'è attenzione. Non c'è Stato in nessuna delle forme sotto cui lo conosciamo, partendo dal presupposto che arresti e repressione non sono la soluzione. E questo significa che dopo la scuola (per chi di loro ci va), si sta in strada senza far nulla. Si sta in strada e si sperimenta il senso di abbandono.
Ed è proprio da qui che bisogna ripartire: innanzitutto dalla cura delle persone, dall'istruzione e dalla cultura della legalità .
'Dove c’è educazione si rinuncia alla violenza, dove c’è vuoto di cultura c’è violenza.' (Roberto Saviano)