Gli effetti dell'epidemia del coronavirus preoccupano i Paesi produttori di petrolio, allarmati da un ulteriore possibile crollo dei prezzi. Per correre ai ripari e mettere in campo azioni a sostegno delle quotazioni, l'Opec+, vale a dire i paesi membri dell'Opec più altri produttori compresa la Russia, stanno discutendo la possibilità di anticipare di un mese il previsto vertice del 5 e 6 marzo. Tra le date prese in considerazione, ha spiegato nella serata di ieri un delegato all'agenzia Bloomberg, ci sono l'8-9 febbraio e il 14-15 febbraio. E' comunque fissata la riunione del comitato tecnico comune per i prossimi 4 e 5 febbraio a Vienna.
Il calo del prezzo del greggio, condizionato dall'allarme per gli impatti sull'economia della diffusione del coronavirus, continua a farsi sentire anche sui listini dei carburanti. Per i primi giorni della prossima settimana l'abituale bollettino di Figisc e Anisa Confcommercio segnala la possibilità di ulteriori ribassi dell'ordine di 0,5-0,7 cent al litro. Venerdì l'Eni aveva deciso una diminuzione del prezzo consigliato ai gestori di 1 centesimo al litro su benzina e diesel, portando così il prezzo medio nazionale praticato in modalità self della benzina a 1,580 euro e del diesel invece a 1,472 euro.