DOGLIOLA - Ha sfidato la canicola estiva, spinto dalla forza della disperazione, Luigi Frisco, quarantasettenne ex operaio originario di Dogliola, inscenando un'azione di protesta silenziosa davanti ai cancelli della Denso, la ditta di San Salvo presso la quale ha lavorato fino a quale anno fa. Uno striscione e dei volantini distribuiti agli ex colleghi per chiedere alla proprietà della ditta e alle istituzioni di restituirgli il lavoro, questa, in sostanza la richiesta accorata di Luigi Frisco. Una storia difficile quella raccontata ai giornalisti: una famiglia numerosa, cinque figli, uno dei quali, il maggiore, ha sempre dato e continua a dare ai genitori diverse preoccupazioni. E proprio per far fronte alle difficoltà economiche l'ex operaio della Denso ha accettato, circa un anno addietro, di entrare in mobilità volontaria. Gli incentivi che la ditta prevede per questi casi hanno spinto l'ex operaio a procedere in quella che oggi considera una scelta affrettata. La liquidità, la disponibilità di denaro, in quel momento gli è stata utile, è riuscito infatti ad estinguere alcuni debiti contratti in precedenza, ma oggi Luigi Frisco si trova senza lavoro e con una situazione familiare ed economica affatto migliore. Angelo Angelucci, rappresentante sindacale di zona, che si è interessato già in passato della vicenda, ieri pomeriggio è stato presente davanti ai cancelli della Denso, ha ascoltato le richieste dell'ex operaio, promettendo un impegno concreto nel tentativo di sollecitare i vertici aziendali. Una richiesta di aiuto di un padre di famiglia in difficoltà, che potrebbe essere estesa anche alle istituzioni, al sindaco Marchese o al primo cittadino di Dogliola. http://www.francescobottone.splinder.com/ Foto Gino Bracciale