E' stato firmato dal presidente vicario della Regione, Enrico Paolini, il decreto di scioglimento del Consiglio regionale d'Abruzzo. Un atto dovuto dopo la formalizzazione delle dimissioni da parte del Governatore Del Turco implicato nell'indagine della Procura di Pescara sulle tangenti milionarie nel mondo della sanità. ''La prima data utile per votare in Abruzzo è quella di domenica 30 novembre'', ha precisato Paolini, che ha anche rimediato una sonora dose di fischi a Pescara nel corso della premiazione del trofeo 'Matteotti'. Dalla pubblicazione del decreto sul Bura sono previsti sette giorni di tempo per i cittadini che sono in condizione di ineleggibilità alla carica di componente del Consiglio regionale per dimettersi, rimuovendo l'impedimento, e altri 90 giorni per la presentazione delle candidature, che comunque devono essere formalizzate 30 giorni prima della data delle nuove elezioni. Il 30 novembre, dunque, i cittadini abruzzesi saranno chiamati nuovamente alle urne per le elezioni anticipate, anche se la data esatta sarà fissata nei prossimi giorni. Sembra essere definitivamente sfumata invece l'ipotesi del commissariamento. ''Ricevo da tutte le parti politiche esortazioni a fissare la data delle elezioni nel più breve tempo possibile; data che verrà individuata entro la prima metà di agosto, nel rispetto assoluto delle norme e in considerazione delle esigenze di bilancio'', ha precisato Paolini. Esigenze di bilancio, già perché le elezioni hanno un certo costo, soldi pubblici, dei contribuenti ovviamente. Secondo l'assessore Giovanni D'Amico sarebbe necessaria una cifra di almeno 7,5 milioni di euro, fondi da erogare ai Comuni per i romborsi delle spese elettorali. E far uscire dalle casse della Regione Abruzzo questo fiume di denaro, sempre secondo l'assessore regionale, potrebbe essere più complicato del previsto. http://francescobottone.splinder.com/