Ancora una volta l'Italia è stata lasciata sola, come in altre circostanze, ad affrontare il tragico problema del COVID - 19.
Il nostro paese in questi ultimi giorni ,sta vivendo una tragedia di grande proporzione; solo l'impegno costante,il sacrificio e la dedizione di tutto l'apparato sanitario, sta mitigando in qualche modo le sofferenze e le paure delle persone,in modo particolare nel nord del nostro paese.
Ascoltiamo continuamente che ci sono carenze e mancanza di attrezzature,di materiale sanitario, di personale e di posti letto;ciononostante il lavoro di cura e di prevenzione, vanno avanti in modo encomiabile, che ridà fiducia e speranza a tutti i cittadini.
Tutto il popolo Italiano si sarebbe aspettato un' attenzione maggiore da parte degli stati europei ,soprattutto da quelli che si dichiarano amici e fratelli degli italiani.
Niente di tutto questo, alcuni stati nostri confinanti, hanno immediatamente chiuso le frontiere, in entrata e in uscita e hanno ignorato la richiesta di aiuto dell'Italia,
Il materiale sanitario se lo sono tenuti e custodito gelosamente e addirittuira hanno impedito alle frontiere il passaggio di questo materiale verso il nostro paese.
Cosa ci si può aspettare da paesi e popoli che in passato hanno dominato e massacrato le popolazioni.,della nostra amata e bellissima" PATRIA".
Questa è l'ultima dimostrazione, che in quei popoli prevale il disprezzo e la noncuranza nei nostri confronti.
Abbiamo affrontato e risolto i nostri problemi sempre da soli( VEDI PROBLEMA MIGRANTI)ed altri di carattere politico, economico e sociale.
In coro diciamo: GRAZIE! FRANCIA! GRAZIE GERMANIA! GRAZIE AUSTRIA! E grazie a tutti coloro che erano obbligati a dare sostegno e aiuti e non l'hanno fatto.
Io sono un convinto assertore dell' unità e della solidarietà tra tutte le genti,di culture,di colore e di provenienza diversa.
Sentivo il bisogno di esternare questo mio personale pensiero, per amore e rispetto del mio "PAESE".
Ancora una volta, con la nostra ferrea volontà e le nostre forze usciremo da questo tunnel.
A.Dragani