Partecipa a SanSalvo.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

IN COMPAGNIA DELLA LUNA - Roberta Maria 15 anni

Piccole fiamme di Creatività. Condivisione di spazi di cuore dei Giovani-issimi di Azione Cattolica Parrocchia San Nicola

Condividi su:

E’ notte,tutto è immobile,tutto dorme, intorno a me non sento altro che il dolce soffio del sonno.

E’ notte e anche il tempo per attimi infiniti sembra fermarsi,ci siamo io e la luna che ci guardiamo dolcemente...

Un rumore, mi è parso di sentire un delicato e modesto ticchettio capace di fermare quei teneri attimi di malinconia: goccia dopo goccia la mia mente si riempie di pensieri come il vaso vuoto lasciato fuori in giardino,ormai immerso del fango e pieno di acqua: gioia,dolore,amore,odio,inquietudine,serenità danzano imprudenti nel mio folle cuore e in pochi istanti ecco la tempesta,dentro e fuori di me!

Pervasa da emozioni la mia mente vola via come fanno già le rondini nell’ aria e mentre il mio viso rimane appoggiato su quella mensola, incantato da quella piccola grande finestra, il  cuore sulla scia dei miei sogni cerca di scoprire ciò che lo inquieta e lo affascina contemporaneamente.

Passo dopo passo tutte quelle sensazioni contrastanti fuggono via dalla mia anima fino a lasciar sola la paura. Ma cos’è la paura?

Quale sentimento più fragile poteva rubarmi il cuore come questo turbamento  pregnante di panico, trepidazione,sgomento! Non è forse la paura che trascina l’uomo ad esitare del proprio io, dell’ autenticità della linfa della vita,della bellezza del creato, della sete di sapere?

La domanda sorge spontanea nel mio conscio che, ignaro, passa celermente l’interrogativo alle labbra complici che non esitano a pronunciarlo con un filo di  voce: “Di cosa ho paura?”

A  questa emozione  noi come marionette abbiamo permesso di manovrarci simili a fantocci di legno imprigionati dalla ricerca di una perfezione impossibile e quanto mai non reale, di una tranquillità solo apparente e senza domande.

Si contorce in me la paura,si fa vivo il costante terrore di non essere all’altezza,la paura di non piacere, di sbagliare, di stare nel posto sbagliato al momento sbagliato,lo sgomento per l’essere insignificante, l’inquietudine di non riuscire a sconfiggere questo contorto pensiero e di non trovare risposte alle mie domande, mi perseguita.

Gira e rigira in me la curiosa e impavida ricerca del senso della vita,questo viaggio sull’ essenza. Cado e mi rialzo,corro e poi mi fermo…

Oh luna solitaria,che con questo silenzio senza tempo  pervadi il mio cercare,dimmi il perché mi sento cosi piccola davanti al tuo cielo stellato,dimmi perché mi sento talmente avvolta dallo stupore davanti alla bellezza di questa notte che  Dio mi ha donato che sento il desiderio di sussurrare il mio grazie alla vita per avermi accennato lo spettacolo del creato!.

E’ notte,tutto è fermo,ma io,io mi sento cosi viva e grata di poter guardare dalla finestra della mia casetta in collina la magia del buio che si fonde con vecchi tetti rossi della mia città.

E’ svanito in me il turbamento, l’opprimente sgomento, la vigliacca paura è volata via con l’oscurità.

E mentre la tenera luce dell’ est al primo albore illumina il sonno della luna che mi ha tenuto compagnia, cresce in me l’ardente e viva Speranza. La stessa che fu nella pietra scostata all’ Alba del Terzo giorno.

 

Condividi su:

Seguici su Facebook