In un momento drammatico come quello che stiamo vivendo, c'è chi spudoratamente ne approfitta.
Dal nord al sud,c'è chi ha aumentato i prezzi senza alcun motivo, approfittando del momento di grande sofferenza della popolazione e soprattutto delle fasce più deboli.
Per citarne qualcuno : nel Torinese in un supermercato alimentare di una catena molto nota,sono stati trovati prezzi raddoppiati di pane, olio e rincari del 200-300 per cento di altri prodotti, tra i quali gli igienizzanti.
Questo comportamento di sciacallaggio, è stato rilevato anche in alcuni centri commerciali Siciliani, dove le forze dell'ordine hanno applicato sanzioni severissime.
E' chiaro che, questi sono episodi e comportamenti da condannare, ma è altrettanto vero che la maggioranza dei commecianti onesti, che popola il nostro paese, ha bloccato tutti i prezzi fino alla fine di maggio.
Anche nella nostra zona,si è verificato un incremento generale di prezzi su molti prodotti (frutta, verdura ed alimentari in genere).
Gli igienizzanti hanno subito rincari spaventosi : L'AMUCHINA che costava tre euro, è arrivata a costi esorbitanti.
L'alcool denaturato, che prima nei supermercati costava un euro e novanta al litro, oggi se si trova, costa più del doppio..
Per non parlare delle mascherine, dove vige una speculazione vergognosa.
La serie dei rincari non finisce quì.
Sarebbe necessario e opportuno da parte degli enti preposti, un contollo più assiduo e più severo nei confronti dei furbi che, approfittano sempre, nei momenti di paura e di incertezza della popolazione.
Un poveraccio che ha perso il lavoro e non percepisce nessun reddito, non può fronteggiare questi aumenti.
Questa lievitazione di prezzi al dettaglio, di beni come generi alimentari di prima necessità ,disinfettanti e mascherine sono una forma becera di speculazione sui cittadini.
Comportamenti come questi,di natura speculativa,in momenti così drammatici,sono intollerabili e inaccettabili,perchè vanno ad aggravare i troppi disagi, anche economici,dei cittadini già duramente provati dall'epidemia.
A.Dragani
23.04.2020