Casartigiani Abruzzo segue, con attenzione e preoccupazione, i dati allarmanti di Unioncamere circa le cancellazioni ed iscrizioni delle aziende presso le Camere di Commercio abruzzesi del primo trimestre 2020, in particolare la cancellazione di 804 unità, equivalente ad un tasso di crescita di - 0,54%.
Il settore dell’Artigianato non viene risparmiato: si registrano infatti ben 937 cessazioni e appena 528 iscrizioni. Pertanto, sono venute meno 409 imprese, registrandosi un tasso di crescita pari a - 1,38%, con un totale aziende di 29.226 unità ed una forza lavoro complessiva di poco superiore ai 75.000 addetti.
Nei prossimi mesi, molte aziende saranno costrette a ridurre la produzione, se non anche il personale, altre ad aggravare la propria posizione debitoria, se non addirittura a non riaprire. I dipendenti a loro volta sono fermi, per il mancato rinnovo dei contratti, per una stagionalità dall’avvio difficile e probabilmente posticipato, o sotto il trattamento della cassa integrazione in deroga, come preludio alla cessazione dell’attività o al licenziamento in alcuni casi.
Cosa ben peggiore è la piaga sociale che inizia a ravvisarsi con la crisi economica: la cronaca di questi giorni riporta purtroppo tanti casi di imprenditori e famiglie in estrema difficoltà.
Nella recentissima riunione della Cabina di Regia con il Presidente Marsilio e gli Assessori Febbo e De Annuntis, insieme ad altre sigle datoriali, - riferiscono i Coordinatori Regionali di Casartigiani Abruzzo, Dario Buccella e Flaviano Montebello - abbiamo evidenziato che, per frenare la deflagrazione della crisi, è necessario un impegno economico significativo da parte della Regione Abruzzo, perché i settori vitali del nostro territorio, come l’artigianato, il commercio ed il turismo vengano sostenuti e rinvigoriti con contributi a fondo perduto e crediti erogati e garantiti attraverso il ruolo indispensabile dei Confidi. Apprezzabile è la nuova direttiva regionale che consentirà a molti artigiani del settore alimentare di vendere i propri prodotti con modalità d’asporto.
La notizia che l’Artigianato Abruzzese, che non si avvale delle prestazioni dalla cassa integrazione in deroga, abbia presentato circa 3.000 domande al Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato (FSBA) di EBRART Abruzzo, dimostra che il settore voglia tornare protagonista – continuano i due Coordinatori Regionali. Il Fondo ha già cominciato ad erogare le prime prestazioni di sostegno al reddito (pari all’80% del salario per la durata di 9 settimane). Si prevede, pertanto, che anche grazie a specifici fondi della Legge “Cura Italia” di prossima assegnazione, saranno corrisposti aiuti ad oltre 10.000 lavoratori dipendenti del comparto nella nostra Regione.
Casartigiani Abruzzo conta fortemente sull’adozione da parte della Regione di provvedimenti atti a far ripartire tutto il settore dell’Artigianato, e continuerà a farsi portavoce degli Artigiani e di tutte le altre pmi, garantendo, oggi più che mai, il proprio supporto professionale, senza dimenticare il particolare sostegno morale richiesto dalla contingenza.