Riceviamo e pubblichiamo quanto giusto in redazione da una lettrice:
Una città che non si allinea alle misure nazionali, prende su di sé la responsabilità di eventuali contagi e problematiche sanitarie correlate.
A San Salvo oggi 30 aprile siamo già oltre le misure consentite dal 4 maggio, il traffico di persone e auto è pari al solito, addirittura è stato consentito seppure in parte una sorta di mercato.
Che cosa sta succedendo? Non ci sono bastati i casi? vogliamo provare a sfidare la sorte? La nostra chiesa si è dissociata pubblicamente dalle misure restrittive del Governo, il nostro Sindaco anche evidentemente; noi cittadini siamo nell'insicurezza più totale. Dobbiamo affidarci solo al nostro buon senso che spesso non è condiviso neanche sotto lo stesso tetto.
Manca il senso di responsabilità delle istituzioni ed è chiaro il risultato!! L'auspicio è che qualcuno riprenda le fila della situazione che sta precipitando.
All'improvviso tutti sono interessati all'economia di San Salvo che viene meno, non ci pensavamo prima, quando sceglievamo il negozio più conveniente, ma non italiano, quando sceglievamo la parrucchiera che lavora in nero ecc...allora non pensavamo minimamente alle attività che arrancavano ad arrivare a fine mese per pagare le tasse, quelle stesse tasse che oggi ci permettono di avere quei tanto agognati aiuti! Oggi che dovremmo pensare alla salute pensiamo alle attività !