Io e mia moglie usciamo una volta alla settimana, per approvvigionarci dei generi di prima necessità .
E' quantomeno inconcepibile che, molti prodotti subiscano continui rincari e di volta in volta li troviamo aumentati.
Alcune attività commerciali, hanno continuato la vendita, senza nessuna interruzione in tutto il periodo di fermo a causa della pandemia.
Queste attività , a mio modesto parere. hanno fatto introiti superiori ai tempi normali;,potrebbero rinunciare ai rincari,tenuto conto che, molte famiglie sono in grosse difficoltà finanziare, a causa della perdita del lavoro e ai ritardi dell'erogazione dei contributi dello stato.
Non è assolutamente comprensibile la politica del (MORS TUA VITA MEA). In certi momenti deve prevalere la solidarietà e il buon senso.
Non è credibile che un chilo di arance possa costare circa 4 euro, quando poi sappiamo tutti che al produttore gli vanno 30 /40 centesimi al chilo;le mele hanno subito rincari del 30/40 %,come pure:
la salsa ,i pomodorini ,l'olio di oliva , il pesce e molti altri prodotti.
La mia non è retorica;chiedo alle forze dell'ordine un controllo maggiore, per verificare l'esigenza e la veridicità dei rincari.
Mi auguro che il nostro comune faccia qualcosa per tutelare i consumatori,soprattutto quelli che in questo momentaccio sono i più deboli.
A.Dragani