Anche l’edizione di quest’anno della giornata delle famiglie, celebrata il 15 maggio, è stata declinata dall’ONU al plurale, a differenza di quanto proclamano in Italia gli organi di stampa vicini alla Chiesa Cattolica e alla destra, che vorrebbero una giornata dedicata ad un solo tipo di famiglia, quella basata sul matrimonio tra un uomo e una donna.
Per dare dignità a tutti i modi possibili di essere famiglia – monoparentale, omogenitoriale e ricomposta – e per registrare i cambiamenti sociali, l’ONU parla di famiglie al plurale.
La Giornata serve a promuovere politiche e azioni di sostegno alle famiglie, per contribuire alla riduzione della povertà e ai rischi emergenti di esclusione sociale, per garantire l’equilibrio di genere e la conciliazione tempi di lavoro e di famiglia, per favorire l’integrazione sociale e intergenerazionale.