Attraverso un documento siglato da Sergio Zinni, segretario provinciale della sezione di Chieti, la Fp-Cgil interviene sulla questione delle attività ambulatoriali sospese nel periodo dell'emergenza Coronavirus.
"Abbiamo chiesto alla Asl - vi si legge - di chiarire che comportamento intende assumere riguardo al problema delle attività ambulatoriali sospese durante l’emergenza Covid. Adesso che le attività ambulatoriali sono riprese, o stanno riprendendo, pensiamo che la Asl debba provvedere a riprogrammare gli esami e le visite specialistiche cancellate. Non è assolutamente accettabile che chi ha prenotato, e forse anche pagato, un esame non debba essere informato tempestivamente sulla nuova data di prenotazione.
Mentre da tutte le autorità sanitarie nazionali si lancia l’allarme perché durante l’emergenza Covid sono state trascurate le altre patologie, la Asl2 Lanciano Vasto Chieti non sembra prendere provvedimenti per riprogrammare gli esami e visite cancellate durante la sospensione delle attività ambulatoriali, sapendo che per alcuni esami la lista di attesa richiede anche 500 giorni. Da nostre informazioni abbiamo appurato che non c’è alcuna direttiva da parte della Asl sulla riprogrammazione d’ufficio degli esami cancellati, anzi qualcuno consiglia di provvedere a munirsi di una nuova prescrizione medica e fare una nuova prenotazione. Questo stato di cose è assolutamente inaccettabile perché lascia nell’incertezza, dimostra che la Asl non tiene nella dovuta considerazione la salute dei cittadini e suggerisce di farsi furbi per ottenere quello che è un diritto di tutti i cittadini.
Perciò abbiamo invitato la Asl ad agire urgentemente per risolvere il problema degli esami e visite specialistiche cancellate nel tempo dell’emergenza, di riprogrammarle d’ufficio e avvisare tempestivamente le persone".