Constatiamo ancora una volta che il linguaggio del PD provinciale e del Vastese attinge le radici dalla “disinformazione“ del vecchio PCI.
L’unica differenza è che allora nel PCI c’erano i giganti, e che adesso ci sono i nani (politicamente parlando).
Senza volere essere prolissi e logorroici come qualcun altro, comè possibile che in un anno e mezzo, così afferma il segretario provinciale del PD, l’ospedale di Vasto si sia rivelato strutturalmente debole e carente di personale e mezzi?
E come è possibile che un direttore generale, Schael, arrivato circa 8 mesi fa, avrebbe dovuto sistemare tutti i problemi del nostro ospedale in così poco tempo?
Possibile che non sorga il dubbio che negli anni precedenti non sia stato fatto ciò che bisognava fare, sia per l’ospedale che per i distretti sanitari del Vastese, e che un “po’“ di colpa ce l’abbia anche il duo D’Alfonso Paolucci, supportati dalla accondiscendenza e subalternità dei rappresentanti locali del PD?
E allora, cerchiamo di stendere un velo pietoso sulle “disinformazioni“ del PD, e guardiamo avanti prendendo atto dell’impegno e delle preoccupazioni del sindaco Magnacca, che quotidianamente interpreta i bisogni e i diritti di San Salvo e del Vastese, sollecitando le istituzioni della ASL e della Regione. Ciò indipendentemente dal loro colore politico, allo scopo unico di evitare che il nostro territorio sia trattato in maniera diversa da altri territori della regione e della provincia, e che la nostra sanità ritorni ad un livello degno dei cittadini del Vastese.