GISSI - Ancora polemiche sul comparto viabilità provinciale. Nei giorni scorsi il sindaco di Gissi, Nicola Marisi, ha lanciato pesanti accuse contro l'ente Provincia, per lo stato di abbandono in cui versano le arterie stradali di competenza. Prontamente giunge la replica del capogruppo del Pd, Camillo D'Amico, che si lancia in una difesa d'ufficio della Giunta Coletti. ''Marisi è bravo nell'alzare polveroni per mascherare le responsabilità sue e della coalizione che rappresenta. Con le sue teatralità cercò di far ricadere sull'aministrazione Coletti i ritardi nella riapertura della fondo valle Sinello, nel tratto che porta al casello a 14 di Vasto Nord, sottacendo che la strada era chiusa da 7 anni per insipienza del centrodestra che aveva governato. Oppure quando, facendo venir meno un elemento di grande e concreta solidarietà all'intero territorio, nella primavera scorsa fece saltare un accordo ove, utilizzando parte dei fondi che Abruzzo Energia deve alla regione Abruzzo e prescindono da quelli spettanti allo stesso comune di Gissi, si voleva vincolarli al rifacimento delle reti stradali di collegamento da e per l'area industriale. Noi, pur tra immani difficoltà, un interesse concreto per il territorio lo abbiamo manifestato altri, al di là dei tanti nastri sul nulla, ci hanno lasciato eredità pesantissime che, solo con strumentali alzate di polveroni, cercano di far dimenticare ai cittadini. Nel merito della situazione della fondo valle Sinello due sono i lavori già appaltati e consegnati alle imprese per un importo di 280mila euro cadauno e, uno di questi, ha già avuto inizio mentre l'altro, quello relativo al rifacimento del manto stradale, è stato materialmente consegnato in questi giorni ed inizierà a breve. - aggiunge in chiusura D'Amico - Non vorrei che, per mascherare il nulla della sua amministrazione, Marisi voglia prendersi meriti altrui perché, a pensar male si fa sì peccato, ma spesso ci si azzecca''. Insomma, il solito 'giochetto' dello scaricabarile. E' sempre colpa delle amministrazionI precedenti. Intanto, a rimetterci, sono i cittadini. http://francescobottone.splinder.com/