Con l'attuale assetto globalizzato, che molto dipende dalle nuove tecnologie, tutti gli apparati e sistemi economici disegnano e promuovono la loro capacità competitiva sulla ricerca, sull'utilizzo e sulla messa in rete di nuovi saperi. E' indubbia oramai - con l'avvento di Internet e la successiva creazione di nuove possibilità per raggiungere luoghi e realtà distanti, con il flusso maggiore di capitali e di manodopera dovuta all'estensione del mercato globale - la necessità di disporre di sempre più nuove ed accurate conoscenze. Ed è indubbio che laddove ci sono nuove conoscenze, devono per forza esserci tutte quelle fucine dove tali nuovi saperi vengono ''partoriti'', ossia tutti i meandri del mondo della ricerca. La ricerca, per poter apportare sempre qualcosa di aggiuntivo e migliorativo, ha essa stessa la necessità di essere ''sviluppata'' per mezzo di capacità qualificate. Tutti i settori che circondano la vita dell'uomo sono tra loro concatenati e richiedono il continuo apporto di nuovi saperi. Ciò che si chiama sviluppo forse vuol dire proprio questo: miglioramento delle condizioni di vita dell'uomo e dell'ambiente in cui vive.
Ecco perché è necessario sviluppare un'attenta e seria politica nei confronti di settori strategici, quali quelli dell'innovazione e della ricerca. Un esempio in tale direzione viene dalla Gran Bretagna, che, per mezzo dello '' Science and Innovation 2001 '', si è dotata di uno strumento per incrementare il tema della ricerca, andando a potenziare: le infrastrutture, la genomica, le tecnologie di base, aeronautica e spazio, il numero dei ricercatori. Più o meno sulla stessa lunghezza d'onda è il '' Budget Civil De Recherche e De Developpement 2001 '' francese, che basa le sue priorità su : ricercatori, infrastrutture, bio-tecnologie e genetica, ricerca industriale pubblico-privata.
Quindi, in linea di massima, il necessario valore qualificativo dei ricercatori, la presenza di infrastrutture collegate, il miglioramento dei saperi post-genomici e post-informatici, risulteranno essere essenziali per lo ''sviluppo'' del genere umano.
-MICHELE MARCHESE-