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Anche l'Abruzzo piange la scomparsa di Gigi Proietti. Aveva un legame particolare con il teatro dell'Aquila

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L'Abruzzo piange la scomparsa del 'maestro' Gigi Proietti, che aveva un legame particolare con il capoluogo di regione e il suo teatro: prima come attore nel 1969, poi come direttore del Teatro Stabile dell'Aquila dal 1988, infine nel 2000 come presidente del neocostituito Teatro Stabile d'Abruzzo.

"Increduli per l'improvvisa morte del maestro Gigi Proietti, vorremmo ricordarlo con il sorriso e la grande professionalità espressa in ogni ruolo recitato. Attore di teatro, cinema, televisione, doppiatore e comico di rango all'occorrenza. Ma soprattutto un uomo di cultura, caratteristica che emergeva dall'enorme presenza scenica che possedeva". A parlare è la presidente dei Premi Internazionali Flaiano, Carla Tiboni.

"Il Premio Flaiano gli fu consegnato nel 1993, per la miglior interpretazione nel film 'Un figlio a metà' e nel 2000 sezione teatro, per l'interpretazione 'I dialoghi di Platone'. Quando salì sul palco per ritirare il Premio vi fu una standing ovation del pubblico, spontanea ed immediata a conferma di quanto le persone amassero questo straordinario mattatore. Molti giovani attori, tra cui anche Lino Guanciale, si sono formati alla scuola di Gigi Proietti, un maestro di recitazione che insegnava anche cosa volesse dire fare il mestiere di attore".

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