La Regione Abruzzo ha coordinato la proposta, in condivisione con Marche, Molise e Puglia in virtù del ruolo di coordinatore dell'intesa per l'adriatico centro-meridionale che ha assunto il Presidente Marsilio nel corso della firma del protocollo siglato a Pescara lo scorso 24 ottobre, relativa al processo di revisione della Rete Transeuropea dei Trasporti (TEN-T) avviato dalla Commissione europea nel 2019. Proposta che consentirà l’introduzione nella rete di nuovi nodi infrastrutturali, quali porti, interporti e aeroporti, insieme ad un aggiornamento delle infrastrutture stradali e ferroviarie che uniscono tali nodi.
La Regione Abruzzo è stata chiamata ad avanzare la propria proposta di revisione, insieme alle altre Regioni, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che la discuterà con la Commissione in un incontro bilaterale programmato entro la fine del 2020, prima dell’avvio degli ufficiali negoziati che si prevedono entro la prima metà del 2021.
Come sappiamo i corridoi europei della trasportistica si concentrano maggiormente in nord Italia e non coprono in maniera equa l’intero spazio nazionale.
In ragione di ciò la Regione Abruzzo, nella giornata di ieri, ha proposto l’inclusione nella Core Network, cioè nella Rete Centrale, della sezione “Ancona-Bari” lungo l’asse adriatico e della sezione trasversale “Civitavecchia-Pescara-Ortona” che collega il mar Tirreno al mar Adriatico, entrambe non recepite nel 2013 in tale Rete, prerequisito essenziale per appartenere ad un Corridoio.
"Il nostro obiettivo - ha sottolineato il presidente Marsilio - è quello di affermare l’itinerario marittimo-ferroviario lungo il versante adriatico-ionico che raccorda i porti del sud Italia, concretizza un rapido collegamento verso nord in una catena intermodale integrata ed efficiente e consente l’ingresso ai paesi dei Balcani e un dell’est Europa".
Un progetto che è punto di forza nell'ambito del protocollo d'intesa siglato con le altre regioni adriatiche e che è finalizzato a sviluppare un progetto strategico comune sull’inclusione della Direttrice Adriatico-Ionica tra le infrastrutture di rilevanza prioritaria europea, in quanto i volumi di traffico passeggeri e merci sono in continua crescita. A seguito di questo accordo, abbiamo formulato un’istanza congiunta al MIT per l’inserimento del sistema infrastrutturale multimodale costiero Adriatico – Ionico (c.d. “Corridoio Adriatico – Jonico”) e dei connessi collegamenti trasversali principali con il versante Tirrenico nel Corridoio Scandinavia – Mediterraneo e Baltico-Adriatico della Rete TEN-T Core.
L’assetto attuale della rete TEN T CORE nell’Italia peninsulare, servita unicamente dal corridoio Scandinavia – Mediterraneo, lascia scoperte tre tratte del sistema infrastrutturale multimodale adriatico – jonico (Ancona – Foggia, Bari – Lecce e Paola – Taranto) la cui valenza, strategica e di rango sistemico, è attestata dai numerosi investimenti in corso da parte del governo italiano e delle Regioni interessate. Questi interventi spaziano dal potenziamento della rete ferroviaria, a quello dei porti, delle rispettive connessioni con la rete ferro-stradale e dei relativi impianti intermodali.
L’inserimento del sottosistema multimodale peninsulare pluriconnesso adriatico ionico ha il pregio di redistribuire il traffico sulla direttrice Nord-Sud evitando fenomeni di saturazione in corrispondenza dei nodi principali e creando una ridondanza di collegamenti in grado di mitigare i rischi di isolamento che potrebbero verificarsi in caso di gravi eventi accidentali, ivi compresi quelli sismici, purtroppo ricorrenti in quest’area del continente europeo.
L’Abruzzo, nella sostanza, tramite il Dipartimento Infrastrutture e Trasporti, diretto dall'ingegnere Emidio Primavera, ha chiesto l’inserimento nella Core Network, cioè nella rete centrale, dei porti di Pescara e Ortona, finora esclusi, e delle ferrovie “Bologna-Bari-Lecce” e “Roma-Pescara”, delle Autostrade A14 e A24 e A25, dell’Interporto d’Abruzzo e dell’Aeroporto di Pescara.
"Ci auspichiamo - ha concluso il presidente Marsilio - che la Commissione europea tenga conto dei cospicui investimenti messi in campo per potenziare le citate infrastrutture, alcune delle quali come la linea ferroviaria Roma-Pescara e le Autostrade A24 e A25 sono ricomprese tra le opere prioritarie nel Piano Infrastrutturale 2020 del Governo nazionale, denominato '“Italia veloce'”.
Dunque, a sostegno della proposta avanzata, il Dipartimento regionale Infrastrutture e Trasporti ha fornito tutte le informazioni riguardanti le analisi trasportistiche, l’assetto infrastrutturale attuale e futuro, in relazione all’evoluto quadro normativo che ha riformato le autorità portuali e gli aeroporti e che ha dotato di copertura finanziaria importanti progetti di potenziamento ferroviario e autostradale, dimostrando il percorso intrapreso ai fini della rispondenza alle priorità e ai requisiti operativi per lo sviluppo della rete TEN-T.