In prima linea nell’emergenza Coronavirus ci siamo anche noi, operatori sanitari della sanità privata e delle strutture socio sanitarie ex art. 26 RSA, RA, CSSA.
Nella nostra regione Abruzzo ci sono numerose strutture, grandi o piccole, impegnate a prendersi cura dei pazienti fragili, con pluripatologie e riduzione delle funzionalità motorie. E ora in questa fase emergenziale anche noi contiamo i contagi: ad oggi, dall’inizio della seconda ondata più di 100. Chi è rimasto nelle strutture continua a portare avanti la battaglia per difendere i pazienti e lo fa con maggiore paura ma continuando a stare in prima linea e fronteggiare questo nemico invisibile.
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